Pubblicato il 7 Ottobre 2025
Un voto che divide Strasburgo
STRASBURGO, 7 ottobre 2025. Con 306 voti favorevoli contro 305 contrari, il Parlamento europeo ha approvato l’immunità per l’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis. Un risultato ottenuto per un solo voto di differenza, al termine di una votazione a scrutinio segreto che ha visto anche 17 astenuti e circa cento assenti.
“Una vittoria per la democrazia e l’antifascismo”
Poche ore dopo l’annuncio, Ilaria Salis ha definito il voto come “una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l’antifascismo”, sottolineando che la decisione del Parlamento “dimostra che la resistenza funziona”.
“Quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte”, ha dichiarato Salis in una nota ufficiale.
All’uscita dall’aula, accolta dagli applausi di alcuni colleghi, ha ribadito: “Siamo tutti antifascisti”, pubblicando poi su X una foto che la ritrae con il pugno sinistro alzato, sorridente, dopo la decisione dell’Eurocamera.
“La lotta non è finita”
Salis ha però ricordato che la battaglia è ancora lunga: “Le minacce permangono e continuare a lottare è essenziale. Tutti gli attivisti antifascisti perseguitati per aver sfidato l’autoritarismo devono essere difesi.”
Reazioni dal mondo politico
Il capodelegazione del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha salutato con favore la decisione: “È una conferma della difesa dello stato di diritto. In questo Parlamento c’è spazio per difendere l’Europa e i suoi valori, e continueremo a farlo”.
Di segno opposto le reazioni dal centrodestra. Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier, ha attaccato duramente la decisione sui social: “Accusata di lesioni aggravate e di far parte di un’organizzazione criminale, ma grazie al voto segreto anche qualcuno che si dice di centrodestra l’ha salvata dal processo. Vergogna! Salis scappa dal processo”.
A replicare è stato Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia: “Nessuno tradisce o fa giochi strani. Abbiamo indicato chiaramente la linea del voto, ma a scrutinio segreto votano più di 700 parlamentari”.
“Un voto che legittima la violenza politica”
Il capogruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, Nicola Procaccini, ha definito la decisione “una vergogna”, sostenendo che “per la sinistra italiana ed europea la violenza politica non va perseguita. Questo voto legittima la violenza politica”.
I legali: “Serve un processo in Italia”
Gli avvocati italiani di Ilaria Salis, Eugenio Losco e Mauro Straini, hanno commentato la decisione con un appello al governo: “Il voto conferma che oggi in Ungheria non è possibile celebrare un giusto processo per Ilaria Salis. È tempo che il ministro della Giustizia Carlo Nordio si attivi per consentire che il procedimento si svolga in Italia”.
Secondo i legali, resta pendente un’interrogazione parlamentare sul caso, ancora senza risposta.
In sintesi, il voto di Strasburgo non solo salva Ilaria Salis dal processo in Ungheria, ma riaccende il dibattito politico europeo tra chi vede nella decisione una vittoria della democrazia e chi la considera un pericoloso precedente di impunità.

