Pubblicato il 19 Settembre 2025
Sondaggio Aiom su medici e fine vita
Secondo un sondaggio condotto dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dalla Fondazione Aiom su 562 clinici, il 63% dei medici si dichiara favorevole all’eutanasia nei pazienti oncologici: il 50% in determinate circostanze e il 13% in ogni caso.
Dallo stesso studio emerge che il 60% dei medici somministra trattamenti anticancro nell’ultimo mese di vita, ma il 32% si sente poco preparato ad assistere i pazienti in questa fase finale. Inoltre, il 90% degli intervistati ritiene necessaria una legge nazionale per regolamentare il tema.
Collaborazione tra società scientifiche
L’indagine ha coinvolto anche altre realtà scientifiche interessate alla cura dei pazienti in fase avanzata: Airo, Siaarti, Sico, Sicp e Sipo. L’obiettivo era analizzare opinioni e pratiche in materia di cure palliative precoci, pianificazione condivisa delle terapie, sedazione palliativa e aiuto medico nel morire.
Cure palliative e qualità della vita
Secondo Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom, le cure palliative non dovrebbero essere limitate agli ultimi giorni di vita, ma rappresentano una risorsa preziosa già dalla diagnosi di cancro avanzato, migliorando qualità della vita e sopravvivenza.
Evidenze scientifiche e necessità di formazione
Di Maio ha ricordato che uno studio del 2010 pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato come le cure palliative precoci nei pazienti con tumore polmonare metastatico non a piccole cellule possano migliorare non solo la qualità della vita ma anche la sopravvivenza, creando un modello integrato tra cure attive e palliative.
Nonostante le linee guida di Asco e Esmo abbiano recepito il modello, la mancanza di specialisti in cure palliative rende difficile la sua piena attuazione. Per questo, Aiom sottolinea l’importanza di incrementare le competenze degli oncologi per garantire cure palliative efficaci e tempestive.

