Pubblicato il 6 Dicembre 2025
Il caso della famiglia nel bosco di Palmoli
Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto duramente sui social in merito alla vicenda della famiglia che viveva in un casolare isolato nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti. Al centro della polemica, la separazione dei genitori dai figli, una decisione che secondo il ministro rappresenta una grave ingiustizia.
Secondo Salvini, si tratta di una situazione che provoca sofferenza inutile a tre bambini e ai loro genitori, i quali avrebbero scelto l’Italia per costruire un futuro sereno. Il leader leghista parla apertamente di una “battaglia di civiltà” che non intende abbandonare finché la famiglia non potrà tornare unita.
“Questa non è giustizia, è una vergogna”
Nel suo messaggio, Salvini usa toni molto duri: “Non si può continuare a imporre una distanza forzata a una madre, a un padre e ai loro figli”, ribadendo che quanto accaduto non può essere definito giustizia. Per il vicepremier si tratta invece di un atto profondamente ingiusto, che contrasta con i principi fondamentali di tutela della famiglia.
L’attacco a giudici e assistenti sociali
Nel post, Salvini aggiunge anche una stoccata finale rivolta agli operatori del sistema: assistenti sociali, avvocati e magistrati. Secondo il ministro, queste figure dovrebbero occuparsi con maggiore attenzione anche delle situazioni presenti nei campi Rom abusivi sparsi sul territorio nazionale, sottintendendo una gestione a doppio standard delle emergenze sociali.
La polemica resta accesa e il caso continua a dividere l’opinione pubblica tra chi difende le decisioni delle autorità e chi, come Salvini, denuncia una profonda ingiustizia nei confronti di una famiglia.

