Felicissima sera, inquietante sketch. Celebrato finto funerale a Gerry Scotti

Pio e Amedeo è sempre stata una coppia comica che non ha avuto timori a far parlare di sé. Nella nuova edizione di “Felicissima sera”, arrivata nella giornata di ieri, venerdì 31 marzo, alla seconda puntata stagionale, però, si è andati un po’ oltre ed è andato in scena qualcosa che fa e farà discutere a lungo. L’irriverente show del duo comico, targato Canale 5, nella sua seconda serata, prevedeva come super ospiti Gerry Scotti, Fabio Cannavaro, Giovanna Civitillo, Annalisa, Irama, Nina Zilli e Antonello Venditti. Il primo ad essere chiamato sul palco è stato, come lo hanno definito loro, lo “zio Gerry” che, dopo una breve parentesi in cui si è parlato del suo programma “Lo show dei record” che ha consegnato un posto nel Guinness dei primati ad Amedeo, è stato protagonista di un inquietante sketch di dubbio gusto che ha diviso e sta dividendo il web. L’argomento? La morte.

Felicissima Sera, il funerale di Gerry e le polemiche

Lo scenario andato in scena nella seconda puntata di “Felicissima Sera – All Inclusive” è stato quanto immaginario tanto conturbante: cosa succederebbe se Gerry Scotti, uno dei più importanti conduttori Mediaset e della tv italiana, morisse da un giorno all’altro? Il duo comico ha provato a mettere in scena il suo funerale, condito da una veglia completa di fiori, salma, capezzale, lumini e donne pagate per prendere parte e cantare ai cortei funebri con grida e gesti di disperazione. Sempre nella puntata di ieri di “Felicissima Sera” si è poi visto il conduttore sdraiato sul letto con in mano un rosario. Tutto questo, ovviamente, unito a battute, in cui sono stati chiamati in causa anche Piero Chiambretti ed Enrico Papi. Pio e Amedeo, ormai, si sa, giocano e centrano la loro immagine sul filo sottile della polemica che vuole il politically correct messo un po’ in secondo piano, ma per tanti, nella serata di ieri, si è un po’ andati oltre ed il cattivo gusto è stato sfiorato più volte. Lo sketch è destinato a fare discutere, come hanno dimostrato i primi commenti di shock ed indignazione sul web.