« Torna indietro

Ferrero guarda agli USA: trattative avanzate per acquistare WK Kellogg

Pubblicato il 10 Luglio 2025

Il colosso dolciario italiano punta sul mercato dei cereali

Ferrero si prepara a espandere il proprio impero nel settore della colazione, entrando nel business dei cereali. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il gruppo italiano sarebbe in fase avanzata di trattativa per acquisire WK Kellogg, storica azienda americana specializzata nella produzione di cereali per la colazione.

Operazione da 3 miliardi di dollari

L’accordo, del valore stimato di 3 miliardi di dollari, potrebbe essere annunciato già entro questa settimana, anche se la complessità dell’operazione potrebbe causare slittamenti. WK Kellogg è stata scorporata da Kellanova, la quale ha mantenuto marchi celebri come Pop-Tarts e Pringles. Lo scorso anno, Mars ha rilevato Kellanova da Kellogg Co in un’operazione da 36 miliardi di dollari, attualmente sotto scrutinio antitrust in Europa.

WK Kellogg in difficoltà: crollo di ricavi e debiti pesanti

Le performance finanziarie di WK Kellogg non hanno soddisfatto le aspettative. Dallo scorporamento nel 2023, le azioni sono crollate. A marzo 2025, l’azienda registrava un debito netto di 569 milioni di dollari. Il primo trimestre ha visto una flessione del 5,6% del fatturato, che si è attestato a 667 milioni di dollari, mentre l’utile netto è precipitato del 45,5%, fermandosi a 18 milioni. Tuttavia, la notizia delle trattative con Ferrero ha fatto balzare le azioni del gruppo di oltre il 50% nelle contrattazioni after-hours.

Due giganti storici dell’alimentare a confronto

L’unione potenziale tra Ferrero e WK Kellogg rappresenta una sinergia tra due marchi storici. Will Keith Kellogg, fondatore dell’azienda americana, inventò i cornflakes nel 1894, dando vita a uno dei marchi più riconosciuti nel settore. Ferrero, invece, nacque nel 1946 ad Alba grazie al pasticcere Pietro Ferrero ed è oggi guidata dal nipote Giovanni Ferrero, presidente esecutivo.

Ferrero accelera sull’espansione negli USA

Con un fatturato di 18,4 miliardi di euro (fino all’agosto 2024), Ferrero ha intensificato la propria presenza internazionale, in particolare negli Stati Uniti. Nel 2018 ha acquistato la divisione dolciaria americana di Nestlé per 2,8 miliardi di dollari, comprendente brand come Butterfinger e Baby Ruth. L’anno successivo ha acquisito i biscotti Keebler, sempre da Nestlé. Nel 2022 ha inglobato Wells Enterprises, produttore dei gelati Blue Bunny e Halo Top, rafforzando la sua presenza nel comparto dei surgelati.

Pressioni politiche e cambiamenti nel settore

Nel contesto americano, il settore alimentare affronta anche nuove pressioni politiche. Con Robert F. Kennedy Jr. nominato massimo responsabile sanitario, sono finite sotto esame le sostanze chimiche e coloranti artificiali presenti in cereali come Froot Loops. Kellogg si è impegnata a rimuovere i coloranti artificiali dai prodotti destinati alle scuole entro il 2026-27, ma non ha ancora preso una posizione chiara per la vendita ai consumatori generici.

Nessun commento ufficiale, ma le trattative avanzano

Ferrero e WK Kellogg non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma la portata della trattativa è tale da suggerire una mossa strategica decisiva. L’acquisizione potrebbe segnare un ulteriore passo avanti nell’espansione globale di Ferrero, portandola a presidiare anche il mercato dei cereali da colazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *