Pubblicato il 15 Gennaio 2025
La Guardia di Finanza di Latina, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, ha eseguito un ingente sequestro preventivo di circa 600 mila euro nei confronti di sei società (italiane e ungheresi) e cinque persone fisiche italiane. Gli indagati sono accusati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio, autoriciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta e false comunicazioni sociali.
Un Sistema Fraudolento per Ottenere Finanziamenti Pubblici
Le indagini, condotte dai Finanzieri della Compagnia di Fondi, hanno svelato un complesso meccanismo illecito orchestrato per ottenere un finanziamento garantito dal Fondo di Garanzia Legge 662/96, destinato a una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di carni fresche nella provincia di Roma.
Attraverso fatture false e manipolazioni contabili, gli indagati sono riusciti a simulare una solidità economica che ha tratto in inganno l’ente finanziatore, consentendo loro di ottenere il finanziamento pubblico. Una volta ricevuti i fondi, il denaro veniva rapidamente dirottato su altri conti attraverso operazioni simulate, causando la sofferenza finanziaria della società coinvolta.
Le Misure Adottate: Sequestri e Denunce
Il sequestro preventivo ha colpito beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e altre utilità per un valore complessivo di 600 mila euro. Le indagini hanno portato al deferimento di cinque persone, tutte con ruoli di amministratori di diritto o di fatto nelle società coinvolte. È stata inoltre richiesta l’applicazione di sanzioni pecuniarie per responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del D.lgs. 231/2001 e avanzata la proposta di liquidazione giudiziale di una delle società coinvolte per insolvenza.
La Guardia di Finanza in Difesa della Legalità Economica
L’operazione, coordinata dalla Procura di Velletri, dimostra l’efficacia della Guardia di Finanza nel contrastare reati economico-finanziari e nel tutelare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche. L’obiettivo è proteggere la leale concorrenza tra le imprese e recuperare i patrimoni accumulati in modo illecito.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e si applica il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

