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La giovane ha avuto il coraggio di denunciare.

Fiumefreddo, tenta di strangolare la convivente: arrestato un 42enne

Pubblicato il 30 Aprile 2025

L’attenzione dell’Arma contro la violenza di genere

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania continua a mantenere alta la vigilanza sul fenomeno della violenza di genere, grazie anche alla presenza di personale specializzato capace di accogliere con empatia le denunce e le richieste d’aiuto delle vittime.

Proprio in questo contesto, una donna di 34 anni ha trovato il coraggio di chiedere aiuto, dopo aver subito ripetuti maltrattamenti dal proprio convivente di 42 anni. Le informazioni raccolte dai militari hanno portato all’arresto dell’uomo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

La richiesta d’aiuto e l’intervento immediato

Intorno alle 19,30, la donna è riuscita, approfittando di un momento di distrazione del compagno, a rivolgersi a una vicina di casa per chiamare il numero d’emergenza 112. L’operatore della centrale dei Carabinieri di Giarre, compresa immediatamente la gravità della situazione, ha disposto l’invio urgente di una pattuglia.

Giunti sul posto, i militari hanno messo in sicurezza la vittima, rassicurandola e permettendole di sentirsi protetta. Il convivente, che si trovava ancora in casa e ignaro dell’allarme lanciato, è stato fermato e tratto in arresto senza che potesse arrecare ulteriori danni.

Un quadro di soprusi e violenze fisiche

La donna ha descritto ai Carabinieri un lungo periodo di vessazioni, iniziato nel 2022. Il rapporto era segnato da gelosia morbosa e continui sospetti di infedeltà, accentuati anche durante un periodo di detenzione dell’uomo. Le accuse si sarebbero spinte fino a insinuare che la donna avesse avuto relazioni a pagamento.

Secondo quanto riferito, la 34enne era costantemente controllata, anche mediante l’uso di una telecamera installata in casa, e privata del cellulare per impedirle ogni contatto con l’esterno. Le aggressioni fisiche sarebbero state frequenti: schiaffi, pugni e continue pressioni psicologiche per indurla ad ammettere infedeltà mai avvenute.

La violenza dopo un lutto e il tentativo di strangolamento

Uno degli episodi più gravi sarebbe avvenuto pochi giorni dopo la morte del padre della vittima. In quel momento di fragilità, l’uomo l’avrebbe nuovamente accusata e costretta a contatti fisici non desiderati.

La decisione di denunciare è arrivata dopo l’ennesima aggressione, durante la quale il 42enne avrebbe cercato di strangolarla prima con le mani e poi con una cintura. La paura per la propria vita ha spinto la donna a superare il terrore e rivolgersi finalmente alle forze dell’ordine.

Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere

Portato in caserma, il 42enne è stato arrestato dopo un’accurata ricostruzione dei fatti, convalidata successivamente dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato quindi trasferito presso la casa circondariale di Piazza Lanza a Catania.

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