Pubblicato il 3 Ottobre 2025
La preoccupazione per i connazionali ancora detenuti
“Siamo preoccupati per tutti gli italiani che si trovano ancora nel centro di detenzione. La notte è stata molto dura, ma serve mantenere alta l’attenzione per riportare a casa chi è ancora trattenuto”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti, uno dei quattro parlamentari italiani arrestati dalle forze israeliane dopo il fermo delle barche della Global Sumud Flotilla.
Insieme a lui sono rientrati in Italia anche Annalisa Corrado, Arturo Scotto e Benedetta Scuderi, liberati e atterrati a Fiumicino. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva avuto diversi contatti con il collega israeliano Saar, chiedendo la loro liberazione immediata.
Il racconto di Croatti
Appena atterrato in Italia, Croatti ha ricostruito quanto accaduto: “Siamo stati insieme agli altri membri della Flotilla in un centro dove ci hanno schedati e monitorati. Poi siamo stati portati in carcere, fotografati e costretti a rilasciare una dichiarazione in cui confermavamo di stare bene”.
Il senatore ha anche ricevuto una telefonata dal leader M5S Giuseppe Conte, che lo ha accolto con un “Bentornato Marco”. Conte ha aggiunto: “Siamo fieri di voi, il vostro gesto ha mandato un segnale forte che ha squarciato l’ipocrisia di chi copre il genocidio in corso a Gaza”.
La testimonianza di Scuderi
Anche l’eurodeputata Benedetta Scuderi ha raccontato le sue prime sensazioni: “Sto bene, ma siamo provati. Il nostro pensiero resta a Gaza e a chi non è potuto tornare. Ci sono state delle violazioni e molte altre cose accadute, di cui parleremo domani”.
Una vicenda che continua a destare attenzione, con l’Italia che resta in allerta per i connazionali ancora trattenuti in Israele.

