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Francesco, il ragazzo di 14 anni morto di tumore: la tragedia causata dal metodo Hamer, genitori a processo

Pubblicato il 21 Ottobre 2025

Un ragazzo di 14 anni morto per un tumore osseo

Francesco Gianello, un ragazzo vicentino di appena 14 anni, è morto lo scorso anno a causa di un tumore osseo. Oggi i suoi genitori sono a processo, accusati di aver ritardato le cure mediche necessarie.

La coppia aveva infatti deciso di affidarsi al cosiddetto metodo Hamer, una pratica che rifiuta la medicina tradizionale e i farmaci, convinta che le malattie derivino da conflitti interiori.

Oggi, a distanza di tempo, i genitori raccontano al Corriere della Sera:

“Un medico ci aveva convinto. Non fate come noi.”

Il calvario di Francesco: l’illusione della guarigione naturale

Tutto inizia alla fine del 2022, quando Francesco comincia a lamentare forti dolori a una gamba. Dopo una serie di accertamenti, i medici dell’Istituto Rizzoli di Bologna diagnosticano un osteosarcoma al femore.

Gli specialisti consigliano subito una biopsia e la chemioterapia, ma i genitori rifiutano e si rivolgono a un medico padovano, che li convince a seguire il metodo Hamer.

Secondo questa teoria, il tumore sarebbe causato da un conflitto emotivo o psicologico. I genitori si convincono che la malattia di Francesco derivi da piccoli traumi:

“Forse perché era stato escluso dalla squadra di calcio, o per uno scontro con un insegnante… o con me, che ero molto esigente”, racconta il padre.

Il medico li dissuade dalle cure ospedaliere, sconsigliando la chemioterapia e proponendo al suo posto argilla e antinfiammatori. Dopo una risonanza magnetica, sostiene addirittura che l’osso si stava ricostruendo, alimentando false speranze nella famiglia.

La svolta troppo tardi

Convinti di poter guarire con metodi alternativi, i Gianello si affidano anche a un centro in Toscana che promuove i percorsi di auto-guarigione di Hamer: giornate all’aria aperta, dieta controllata, massaggi, esercizi fisici e bagni rilassanti.

Ma le condizioni del ragazzo peggiorano rapidamente. Solo quando la situazione diventa drammatica, la famiglia si rivolge a una clinica di Perugia, dove Francesco inizia chemioterapia e radioterapia.

Era ormai troppo tardi.

“Se avessimo capito prima la gravità, avremmo fatto tutto diversamente. Non abbiamo mai voluto fare del male a nostro figlio”, affermano oggi i genitori.

La madre lancia un messaggio chiaro:

State alla larga dal metodo Hamer. Se volete sperimentare qualcosa, fatelo su voi stessi, non sui vostri figli. È un errore che non si può cancellare.”

Cos’è davvero il metodo Hamer

Il metodo Hamer, conosciuto anche come “Nuova Medicina Germanica” o nella variante “Biologia Totale”, è una teoria senza alcuna base scientifica.

Secondo le sue convinzioni, il tumore sarebbe il risultato di un conflitto psichico, e la guarigione avverrebbe risolvendo il trauma interiore.

Queste idee, mai validate dalla scienza, negano completamente i principi della medicina moderna, arrivando perfino a includere concezioni razziste e antisemite.

Il metodo Hamer rifiuta l’uso dei farmaci e delle cure oncologiche, inducendo molte persone a rifiutare trattamenti salvavita.

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