Pubblicato il 12 Febbraio 2025
La Francia è sotto choc per il rapimento e l’uccisione di Louise, una bambina di appena 11 anni scomparsa dopo essere uscita di scuola e ritrovata senza vita con numerose coltellate nella notte tra il 7 e l’8 febbraio in un bosco vicino a Longjumeau ed Épinay-sur-Orge, nell’Essonne. Le indagini hanno portato all’arresto di un uomo, un 23enne, vicino di casa della piccola.
La svolta nelle indagini
La svolta è arrivata lunedì 10 febbraio, quando è stato fermato il 23enne dopo che il procuratore di Evry, Grégoire Dulin, ha annunciato che sulle mani di Louise è stato rinvenuto il DNA del sospettato. L’uomo abita a circa 400 metri dalla casa della bambina e a pochi minuti dalla scuola che frequentava, e nei suoi confronti pende l’accusa di omicidio su minore di 15 anni.
Come riferito dai media francesi però le manette sarebbero scattate anche per i genitori del 23enne, il padre e la madre di 49 e 48 anni, e per la fidanzata. Sono tutti accusati di non aver denunciato il crimine, di aver coperto il 23enne e di aver fornito versioni contrastanti. In precedenza erano già state fermate due coppie, poi rilasciate perché ritenute estranee ai fatti.
L’autopsia
Come rivelato dall’autopsia Louise è stata uccisa da numerose coltellate in diverse parti del corpo, ma al momento non è stata ancora ritrovata l’arma del delitto, così come sono ignote le motivazioni di un omicidio così crudele e spietato nei confronti di una bambina. La notizia dell’arresto del 23enne, e di altri componenti della sua famiglia, ha scioccato il quartiere, i cui abitanti stanno vivendo una sorta di incubo ad occhi aperti.
La zona è sempre stata molto tranquilla e l’accensione improvvisa dei riflettori dei media nazionali e internazionali sta suscitando grande sgomento tra i residenti. I genitori hanno detto che i loro figli fino a quel momento uscivano tranquillamente da soli, ma dopo questa notizia potrebbe cambiare tutto in questa zona che finora è sempre stata molto tranquilla.