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Francia, governo Bayrou verso la sfiducia: cresce la protesta del Movimento 10 settembre

Pubblicato il 3 Settembre 2025

Governo in crisi

Il governo di François Bayrou rischia seriamente di cadere l’8 settembre, a meno di un anno dalla sua formazione. La maggioranza che sosteneva l’esecutivo si è progressivamente indebolita e anche gli appoggi esterni sono venuti meno.
A pesare è stata soprattutto la decisione di Bayrou di annunciare una manovra con forti tagli al bilancio: l’abolizione di due giorni festivi, la riduzione delle prestazioni sociali e tagli consistenti alla sanità.
Misure impopolari che hanno portato socialisti e Rassemblement National a negare il voto di fiducia, rendendo ormai probabile la caduta del governo.

Il Movimento 10 settembre

Mentre l’esecutivo scricchiola, cresce l’attesa per le manifestazioni del 10 settembre. Un movimento spontaneo, nato sui social network e ribattezzato Movimento 10 settembre, promette di portare in piazza migliaia di francesi.
Secondo i servizi segreti, la natura del gruppo desta preoccupazione: è un’organizzazione orizzontale, senza leader riconosciuti e con dinamiche difficili da controllare. Inizialmente apartitico, avrebbe però subito l’influenza dell’estrema sinistra e dell’ultrasinistra.

I timori delle autorità

L’intelligence teme azioni eclatanti come blocchi ferroviari, interruzioni della viabilità, sabotaggi di autovelox e persino la distruzione di bancomat. L’impatto dipenderà dal numero effettivo di manifestanti mobilitati.
Inoltre, il 10 settembre potrebbe essere solo l’inizio: è già prevista una giornata di azione sindacale per il 18 settembre.

Universitari e prefetture in allerta

Particolare attenzione è rivolta agli studenti universitari e delle scuole superiori, considerati un potenziale fattore di mobilitazione di massa. «Le immagini non saranno belle», ha dichiarato un funzionario di polizia.
Le prefetture di tutta la Francia sono state messe in stato di allerta, con un occhio di riguardo all’ovest del Paese, dove le città di Rennes e Nantes vengono considerate i principali focolai di tensione.

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