Pubblicato il 13 Giugno 2023
C’è ancora grande sconcerto per la morte di Silvio Berlusconi che ha cambiato l’Italia, in un modo o nell’altro. La sua influenza è stata fortissima nel mondo dell’imprenditoria, dello sport, della politica e della comunicazione. Ecco, proprio nell’ambito nella comunicazione il suo modo di parlare è diventato quasi iconico, tant’è che alcune sue frasi famose sono entrare nel linguaggio comune di tutti i giorni, al punto che c’è chi parla di “berlusconese”, una sorta di lingua inventata proprio da Berlusconi.
Tutte le frasi famose di Berlusconi: guida al “berlusconese”
La frase più famosa è probabilmente quel “mi consenta” che Berlusconi usava come intercalare prima dei suoi interventi, un vezzo borghese col quale prendeva parola.
Altrettanto iconico è quel “buon lavoro” con il quale prendeva commiato dopo un’intervista o un intervento, preso a prestito anche dal suo amico Galliani. Proprio il lavoro per lui era una sorta di ossessione, tant’è che amava dire “io lavoro 27 ore al giorno”, altra frase entrata di diritto nella lingua “berlusconese”.
“L’Italia è il paese che amo” – con questa frase Berlusconi annunciò la sua discesa in campo nella politica nel 1994, anche lei passata alla storia. Il Cav fu un innovatore anche nel campo della politica, dove sdoganò frasi tipiche del calcio come “pressing”, “scendere in campo”, “tridente”, “pressing” e “attacco a due punte”.
“Il miracolo italiano”, “un milione di posti di lavoro” e il “Vangelo secondo Silvio” sono altri termini coniati da Berlusconi che ormai fanno parte del linguaggio comune.
Altrettanto iconico è diventato il suo “cribbio”, una sorta di imprecazione piuttosto nobile che denotava una contenuta e pacata stizza.
Le gaffe di Berlusconi
Tantissime sono state le gaffe di Berlusconi, come quando nel 2006 rivolgendosi all’allora presidente francese Nicolas Sarkozy disse: “Io ti ho dato la tua donna!”, riferendosi alla modella italiana Carla Bruni.
A proposito di presidenti, fu altrettanto imbarazzante la gaffe che fece con Obama e la moglie Michelle: “Obama è uno abbronzato e vi saluta. Vi porto i saluti di uno che si chiama… uno abbronzato… Ah, Barack Obama. Voi non ci crederete, ma sono andati a prendere il sole in spiaggia in due, perché è abbronzata anche la moglie”.
Molte anche le battute a sfondo sessista, come quando nel 2010 coinvolto nel caso Ruby commentò: “Sono fatto così da sempre: qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay”.
Nel 2008 il Cav addirittura si divertì a giocare a nascondino con Angela Merkel. Scivoloni ce ne sono stati anche in ambito sportivo, come quando promise un pullman di tr**e ai giocatori del Monza se avessero battuto le squadre più blasonate del campionato, o quando definì Zoff un “dilettante” dopo che l’Italia perse agli Europei la finale contro la Francia nel 2000.
Queste sono solo alcune delle innumerevoli gaffe, per non parlare delle tantissime barzellette spesso a sfondo sessista con le quali si divertiva a intrattenere ospiti e giornalisti.

