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Frode fiscale da oltre 5 milioni: sequestrati beni al tiktoker Angelo Napolitano

Pubblicato il 18 Settembre 2025

Il sequestro

Nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di 5,7 milioni di euro. Il provvedimento è stato disposto dal G.I.P. del Tribunale di Nola.

Le indagini

Secondo gli inquirenti, la frode si basava sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti, senza applicazione dell’IVA, a favore di società “cartiere” prive di reale attività e sistematicamente inadempienti agli obblighi fiscali.

Il coinvolgimento di Angelo Napolitano

Tra i principali indagati figura il tiktoker Angelo Napolitano e il Napolitano Store, già oggetto di attenzione mediatica dopo il servizio de Le Iene sul presunto sistema del doppio listino, applicato in base alla modalità di pagamento. Napolitano era finito anche al centro delle polemiche per la sua partecipazione, insieme alla tiktoker Rita De Crescenzo, a un episodio negli uffici della Regione Campania, che aveva suscitato clamore politico.

Prezzi stracciati e doppia contabilità

Secondo le indagini, le false fatture e l’evasione dell’IVA erano funzionali a giustificare le vendite “in nero” a prezzi nettamente inferiori a quelli della grande distribuzione. Per esempio, un nuovo smartphone veniva proposto anche a 400 euro in meno rispetto al mercato.

Il meccanismo prevedeva che i clienti ottenessero tali sconti solo pagando in contanti, preferibilmente con banconote da 100 euro. In cambio ricevevano una “bolletta” priva di validità fiscale, simile a uno scontrino, generata con un software gestionale che permetteva di tenere una doppia contabilità: utile a giustificare l’uscita della merce dal magazzino e a garantire la sostituzione dei prodotti.

La crescita sospetta del fatturato

La società con sede a Calsanuovo, pubblicizzata quotidianamente su TikTok, aveva registrato una crescita anomala del fatturato, passando dai 2,2 milioni di euro del 2017 ai 20,8 milioni del 2023.

I beni sequestrati

Alla luce delle evidenze raccolte, il G.I.P. ha disposto il sequestro dei beni riconducibili a Napolitano, formalmente nullatenente, tra cui un immobile nel quartiere Gianturco a Napoli e uno yacht di 16,5 metri, entrambi intestati fittiziamente a terzi.

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