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Frutta ‘sospesa’ dal monastero: un gesto di condivisione che scalda il cuore a Città di Castello

Pubblicato il 6 Dicembre 2025

Un cesto di frutta per chi passa davanti al convento

Nel silenzioso rione di San Giacomo, a Città di Castello (Perugia), prende vita una piccola ma significativa iniziativa: un cesto di frutta “sospesa” a disposizione di fedeli e passanti davanti al monastero di clausura di Santa Veronica Giuliani. Accanto alla storica ruota del convento, che per quasi quattro secoli ha rappresentato l’unico contatto con l’esterno, compaiono uva fragola e dolci cachi raccolti direttamente dall’orto interno.

Un gesto di generosità che nasce dall’orto del convento

Le suore, che vivono grazie alla solidarietà della comunità e alla vicinanza dei fedeli, hanno scelto di donare i frutti del loro lavoro agricolo. A raccontarlo è la badessa del monastero e presidente della Fondazione Santa Veronica Giuliani Ets, madre Chiara Veronica Sebastiano, che descrive l’iniziativa come spontanea e profondamente sentita. Il cesto, sistemato all’ingresso, si è svuotato in breve tempo, segno dell’apprezzamento ricevuto.

Torna il Mercatino di Natale nel chiostro

Da oggi 6 dicembre e fino all’8 dicembre, il chiostro del monastero ospita per il quarto anno consecutivo il Mercatino di Natale delle Cappuccine. Gli stand propongono prodotti artigianali realizzati interamente dalle suore, e il ricavato sarà destinato alla manutenzione e al sostegno del monastero, da sempre bisognoso di cure.

Solidarietà e beneficenza con la Caritas

Nella giornata di domani, domenica 7 dicembre, la Caritas diocesana offrirà panettoni solidali all’interno del mercatino. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza per aiutare persone in difficoltà abitativa, che non riescono a sostenere l’affitto o a trovare una casa.

Presentazione del Calendario Laus Deo 2026

L’evento sarà anche l’occasione per presentare il Calendario Laus Deo 2026, dedicato quest’anno al tema “Memoria e futuro”, un filo conduttore che unisce tradizione, spiritualità e speranza.

Un’iniziativa che intreccia donazione, artigianato, fede e solidarietà, trasformando il monastero in un punto di incontro tra clausura e comunità.

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