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Genitori costretti a chiamare la Polizia per ottenere le cure vitali del figlio di quattro anni. L’intervento della forza pubblica a Cassino

Pubblicato il 10 Dicembre 2025

A Cassino una famiglia è arrivata a rivolgersi alla Polizia per ottenere ciò che, sulla carta, dovrebbe essere un diritto garantito: le cure indispensabili alla sopravvivenza del proprio bambino. Succede in via Leopardi, dove Monia e Amerigo vivono da mesi una situazione che definire difficile è poco, tra assistenza promessa e mai realmente assicurata.

Il bimbo di quattro anni e la rarissima patologia genetica

Come riportato dalla collega Angela Nicoletti su frosinonetoday.it, il piccolo Marco, quattro anni, è affetto da una rarissima patologia genetica che lo rende totalmente dipendente dal ventilatore e da un sistema di aspirazione continua delle secrezioni. Un improvviso accumulo di muco può diventare fatale in pochi istanti. Proprio per questo il suo Piano Assistenziale ad Alta Intensità (PAI) prevede assistenza infermieristica per 12 ore al giorno, tutti i giorni, oltre a terapie settimanali fondamentali per la gestione respiratoria e motoria.

Infermieri a singhiozzo, terapie saltate: il PAI resta sulla carta

Secondo quanto riportato dai genitori del piccolo, però, quel piano, però, resta solo sulla carta. Nella casa di via Leopardi gli infermieri arriverebbero in modo sporadico, senza una programmazione stabile né continuità. Le ore di fisioterapia e logopedia previste semplicemente non verrebbero garantite. L’intero carico finisce così sulle spalle dei genitori, costretti a intervenire ogni volta che il bambino rischia di soffocare, senza il supporto strutturale che il PAI dovrebbe assicurare.

Incontri, promesse e nessuna svolta: il giorno dell’Immacolata la chiamata alla Polizia

Nel tempo si sono susseguiti incontri, tavoli tecnici, impegni presi e mantenuti con difficoltà. Di fronte all’ennesima mancata risposta, nel giorno dell’Immacolata, i genitori hanno compiuto il gesto più drastico: chiamare la Polizia per chiedere aiuto.

La denuncia e l’informativa alla Procura

Gli agenti del Commissariato di Cassino, arrivati nell’abitazione di via Leopardi, hanno constatato la gravità della situazione e raccolto una denuncia, trasmettendo poi un’informativa alla Procura della Repubblica.

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