Pubblicato il 16 Ottobre 2025
Il Gup di Roma ha disposto il rinvio a giudizio di cinque medici dell’ospedale Bambino Gesù, imputati di omicidio colposo in relazione al decesso del bimbo di due anni, avvenuto il 3 gennaio 2019. Il procedimento prenderà avvio il 19 novembre davanti alla nona sezione del Tribunale di Roma.
Dall’archiviazione alla riapertura del fascicolo
Sulla vicenda era stata avviata una prima inchiesta poi archiviata. Successivamente, sulla base di nuovi elementi sottoposti ai magistrati di piazzale Clodio, è stato aperto un nuovo fascicolo nei confronti dei medici. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, un diverso pm in udienza preliminare aveva sollecitato il non luogo a procedere o una perizia; il Gup ha invece optato per il processo.
Le contestazioni della Procura
Secondo l’accusa, al piccolo — nato a Rosarno e affetto dalla nascita da grave patologia cardiaca — sarebbe stato impiantato in modo errato un pacemaker. Il bambino, operato al Centro cardiologico pediatrico Mediterraneo dell’ospedale Bambino Gesù – San Vincenzo di Taormina, fu poi trasferito a Roma, dove è deceduto. Per la Procura, i medici dell’ospedale romano sarebbero intervenuti con “macroscopico ritardo” e avrebbero mal posizionato le cannule arteriosa e venosa a sinistra del collo mentre il piccolo versava in “arresto cardiocircolatorio prolungato”. Le condotte contestate vengono descritte come negligenza, imprudenza e imperizia.
Parti civili
Nel processo, genitori e nonni del bambino sono parti civili e parti offese, assistiti dagli avvocati Jacopo Macrì e Domenico Naccari.
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