Secondo quanto si legge dal Corriere della Sera, la donna non ha riportato danni permanenti, ma ha comunque voluto sporgere denuncia.
Da qui l’accusa di lesioni colpose per l’intervento, realizzato con il filler e – sostiene l’accusa – origine di una deformazione temporanea del viso che ha provocato dolore e comprensibili timori alla donna.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata dal pm Vincenzo Barba.
La prima udienza del processo è fissata per il 5 aprile.
Nelle carte si legge che il chirurgo, di recente protagonista di una intervista a Belve, avrebbe impiegato il filler acido ialuronico in una parte del viso sconsigliata per quel tipo di prodotto.
Il chirurgo, che si occupa anche di trattamenti per la ricrescita dei capelli, era finito nel mirino del nucleo antisofisticazioni dei carabinieri di Milano perché, stando ai militari, non aveva le autorizzazioni necessarie per i prelievi e il trattamento del sangue prima del reimpianto del cuoio capelluto.
A ottobre 2021 è iniziato il processo tutt’ora in corso.
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