Pubblicato il 24 Giugno 2025
La drammatica vicenda della piccola Giada Pompili si trasforma in un atto straordinario di generosità. La bambina di 11 anni, che ha perso la vita a causa di un incidente nelle acque di Porto Badino, a Terracina, ha donato una speranza di vita ad altre persone grazie alla decisione dei suoi genitori di acconsentire alla donazione degli organi.
La tragedia e la scelta difficile
Il 18 giugno, durante una tranquilla giornata estiva al mare, Giada è rimasta vittima di un tragico incidente che l’ha portata in ospedale in condizioni critiche. Nonostante i tentativi dei medici, la bambina è deceduta il 21 giugno dopo che è stata accertata la morte cerebrale. Un momento devastante per la famiglia, ma anche l’inizio di un gesto di speranza per altri. I genitori, nel dolore più profondo, hanno scelto di dare nuova vita attraverso gli organi della loro piccola, donando il cuore, i polmoni, il fegato e i reni, che sono ora destinati a chi ne aveva urgente bisogno.
La donazione come atto di amore e luce
Non c’è consolazione per la perdita di una figlia così giovane, ma la famiglia di Giada ha scelto di trasformare il loro dolore in un gesto di amore, che ha il potere di cambiare la vita di altre persone. Un atto che ha un impatto profondo non solo sulle persone che riceveranno questi organi, ma anche sulla comunità, che può vedere in questo gesto un faro di speranza nel mezzo della tragedia.
Il funerale e il ricordo di Giada
Il funerale di Giada si terrà il 25 giugno nel Santuario di Santa Maria a Fiume a Ceccano, la città in cui viveva. La comunità si raccoglierà per ricordare una giovane vita spezzata troppo presto, ma anche per onorare il gesto immenso dei suoi genitori, che hanno donato speranza a chi ne aveva bisogno.

