Pubblicato il 21 Luglio 2025
Una tragedia improvvisa ha colpito il litorale pontino nella mattina di sabato 20 luglio. Gianluca Pivotto, 46 anni, residente a Terracina e noto per la sua lunga esperienza come subacqueo, è stato trovato senza vita nelle acque antistanti San Felice Circeo, vicino alla costa.
Il Drammatico Ritrovamento
A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che, trovandosi al porto del Circeo, hanno avvistato il corpo dell’uomo galleggiare a pelo d’acqua. Pivotto, con ancora addosso la muta e il respiratore da sub, è stato immediatamente riconosciuto da chi lo conosceva, anche grazie alla sua reputazione di esperto subacqueo.
I Soccorsi e il Tentativo di Rianimazione
L’allarme è stato lanciato prontamente al 118 e alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i sanitari, la Capitaneria di Porto di Terracina, i Carabinieri di San Felice Circeo e la Polizia Locale. Purtroppo, al loro arrivo, non c’era più nulla da fare. I tentativi di rianimazione sono stati vani, e l’uomo è stato dichiarato deceduto.
Le Cause del Decesso: Un Malore Improvviso?
La dinamica dell’incidente resta ancora da chiarire. Le prime indagini suggeriscono che non si sia trattato di un incidente subacqueo vero e proprio, ma piuttosto di un malore improvviso che ha colpito Pivotto durante le fasi preparatorie dell’immersione o forse durante la risalita.
Un Uomo Conosciuto e Stimato dalla Comunità
Gianluca Pivotto era molto conosciuto e stimato a Terracina, dove era un punto di riferimento per le sue competenze nel settore delle immersioni. Descritto da chi lo conosceva come una persona prudente, appassionata e scrupolosa, la sua morte ha sconvolto la comunità. In molti hanno espresso il loro cordoglio e affetto sui social, ricordando il subacqueo con messaggi di stima e affetto.
Indagini in Corso
Le autorità competenti hanno avviato i rilievi necessari per chiarire le circostanze esatte che hanno portato al tragico evento. L’autorità giudiziaria deciderà se disporre ulteriori accertamenti per confermare le cause del decesso, ma l’ipotesi più accreditata resta quella di un malore improvviso.
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