Pubblicato il 17 Dicembre 2025
Intervento dei Carabinieri nelle prime ore del mattino
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Giarre hanno colto sul fatto un 26enne del posto, denunciandolo all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato in concorso. Le accuse si basano sugli indizi raccolti, che dovranno essere valutati nelle sedi competenti, nel rispetto della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.
La segnalazione di un cittadino e l’arrivo delle pattuglie
Erano quasi le cinque del mattino quando un automobilista di passaggio, dimostrando grande senso civico, ha contattato la centrale operativa dei Carabinieri di Giarre. L’uomo ha segnalato un furto in corso in viale delle Provincie, all’interno dell’area di un distributore di carburanti.
Grazie alla rapida presenza delle pattuglie sul territorio, una squadra della Radiomobile ha raggiunto in pochi istanti il luogo indicato.
Il ruolo di “palo” e il complice in azione
Giunti sul posto, i militari hanno notato un uomo fermo al centro della carreggiata, proprio davanti all’ingresso della stazione di servizio, in atteggiamento sospetto. L’uomo, poi identificato come il 26enne denunciato, già noto alle forze dell’ordine, sembrava svolgere il ruolo di “palo”.
Dopo averlo immediatamente fermato, i Carabinieri hanno percepito rumori metallici provenire dall’interno dell’area di servizio. Avvicinandosi, hanno sorpreso il complice mentre, con l’ausilio di attrezzi da muratore, stava forzando alcuni distributori automatici di bevande.
La fuga del complice e la perquisizione
Accortosi della presenza dei militari, il secondo malvivente ha abbandonato gli attrezzi e si è dato alla fuga, scavalcando una recinzione e facendo perdere le proprie tracce nella campagna circostante, approfittando dell’oscurità.
Nel frattempo, il 26enne fermato è stato sottoposto a perquisizione, durante la quale è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico.
Danni ingenti a fronte di un bottino minimo
Il gestore dei distributori automatici ha successivamente verificato un ammanco di poche decine di euro, ma ha quantificato i danni agli apparecchi in oltre 500 euro, causati dalle forzature effettuate durante il tentato furto.

