Pubblicato il 28 Luglio 2025
La confessione spiazzante: sigarette, whisky e applausi dai gerontologi
Come si arriva a 90 anni in perfetta forma? La domanda gliel’ha posta Aldo Cazzullo in una recente intervista per il Corriere della Sera, e Gino Paoli ha risposto con la schiettezza che da sempre lo contraddistingue:
“Con lo stile di vita più malsano possibile: due pacchetti di sigarette al giorno e una bottiglia di whisky. Per decenni”.
Una provocazione? Forse. Ma anche un modo per sottolineare quanto l’individuo sfugga a ogni regola statistica. Racconta di aver detto queste parole a un convegno di gerontologi, ottenendo dieci minuti di applausi. “Il mio medico mi vuole rigare la macchina”, ha aggiunto con ironia.
Il dolore più grande: la perdita del figlio Giovanni
Durante l’intervista, Paoli si è lasciato andare anche al ricordo più lacerante della sua vita: la recente scomparsa del figlio Giovanni, morto a 60 anni lo scorso marzo.
“Un dolore che non ho ancora superato. È un’ingiustizia atroce: dovevo morire io prima di lui”, confessa. Rivela di aver chiesto al sacerdote durante il funerale: “Dio dov’è?”. La risposta del prete lo ha colpito: “Dio è nel tuo dolore, nella tua rabbia. Esiste anche per suscitare reazione”.
Oggi, racconta, Paoli continua a parlare con Dio, chiedendogli perché abbia portato via quasi tutti i suoi amici: “Mi risponde che si circonda di persone buone e intelligenti. Ma allora, cosa ci faccio io ancora qui?”
Il tentato suicidio nel 1963: “Volevo vedere cosa c’era dall’altra parte”
Il cantautore ha ricordato anche il suo tentativo di togliersi la vita, avvenuto l’11 luglio 1963, quando si sparò un colpo al cuore.
“Avevo tutto: successo, donne. Ma non sentivo più nulla”, spiega.
E confida di avere due visioni sull’aldilà:
“O mi ritroverò da solo, nel buio. Oppure sarà un luogo meraviglioso, pieno di luce e musica, dove ci ritroveremo tutti”.
La polemica con Elodie: “Non sapevo chi fosse”
Non poteva mancare un passaggio sulla polemica scoppiata mesi fa dopo una sua frase sulle cantanti moderne:
“Un tempo avevamo Mina e la Vanoni, oggi emergono quelle che mostrano il culo”.
Anche se non aveva fatto nomi, la cantante Elodie aveva reagito duramente scrivendo sui social:
“Ci sono artisti che hanno scritto capolavori, ma nella vita sono delle merde. Io preferisco essere una bella persona”.
Oggi Paoli è tornato sulla questione, ribadendo:
“Non ce l’avevo con lei. Parlavo in generale, anche oltre l’Italia. Giuro che non sapevo chi fosse Elodie”, e ha concluso con uno dei suoi tratti distintivi: “Poi mia moglie mi ha mostrato una sua foto. È una bella donna”.
Un uomo che non smette di dire ciò che pensa
A 90 anni compiuti, Gino Paoli continua a essere una voce fuori dal coro, capace di affrontare la vita, la morte, la fede e l’arte con brutalità e poesia. Un sopravvissuto, ma soprattutto un uomo che non ha mai avuto paura di essere sincero.

