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Giorgetti: bonus per le prime case e rottamazione selettiva nella prossima manovra

Pubblicato il 9 Ottobre 2025

Le priorità della legge di bilancio: potere d’acquisto e sanità

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, durante l’audizione sul Documento di programmazione e finanza pubblica (Dpfp), ha tracciato le linee guida della prossima legge di bilancio. Tra i punti centrali: la proroga del bonus al 50% per le ristrutturazioni delle prime case, una rottamazione delle cartelle limitata e una sterilizzazione selettiva dell’aumento dell’età pensionabile.

La manovra, ha sottolineato Giorgetti, avrà un’impronta prudente ma orientata alla crescita. Il ministro ha evidenziato che “nella seconda metà dell’anno il Pil mostra segnali di accelerazione” e che, pur mantenendo una previsione prudenziale dello 0,5% per il 2025, “potremmo chiudere l’anno con una crescita tra lo 0,6% e lo 0,7%”.

Bonus, pensioni e incentivi all’industria

Oltre alla conferma del bonus ristrutturazioni al 50%, Giorgetti ha annunciato che il governo sta studiando nuove forme di incentivi automatici per l’industria, in sostituzione del programma Industria 4.0, non più utilizzabile.
Sul fronte previdenziale, il ministro ha spiegato che l’aumento dell’età pensionabile sarà sterilizzato in modo selettivo, evitando un impatto eccessivo sui lavoratori più vicini al pensionamento.

Aiuto alle banche e difesa sotto osservazione

Giorgetti ha precisato che il contributo delle banche sarà “concertato e non punitivo”, sottolineando come il dialogo con il settore sia fondamentale per mantenere la stabilità finanziaria.
Riguardo alla spesa per la difesa, il ministro ha chiarito che eventuali aumenti saranno valutati solo dopo la chiusura della procedura di infrazione europea, ribadendo che “non si può chiedere di tagliare la sanità o aumentare le tasse per finanziare la difesa”.

Verso la presentazione della manovra

La manovra dovrebbe essere pronta entro il 15 ottobre, con un possibile anticipo rispetto alla scadenza del 20. Il testo del disegno di legge di bilancio sarà accompagnato dal Documento programmatico di bilancio (Dpb) da inviare a Bruxelles e, probabilmente, dal decreto fiscale.

Tra le misure più attese, il taglio di due punti dell’aliquota Irpef intermedia, dal 35% al 33%. Resta da decidere se la riduzione si applicherà solo ai redditi tra 28.000 e 50.000 euro, come ipotizzato dal governo, o se sarà estesa fino a 60.000 euro, come richiesto da Forza Italia.

Un’altra priorità condivisa dalla maggioranza riguarda il sostegno alle famiglie e alla natalità, con l’introduzione di nuove detrazioni legate al quoziente familiare e la conferma del congedo parentale facoltativo retribuito all’80%.

Le richieste delle opposizioni e il monito di Bankitalia

Dall’opposizione, il leader del M5S Giuseppe Conte propone di inserire quattro “misure straordinarie” nella manovra: un maxi taglio delle tasse, l’aumento dell’assegno unico per i figli, maggiori risorse per la sanità e il ripristino del programma Transizione 4.0 per le imprese.

Nel frattempo, Bankitalia avverte che “gli interventi di copertura dovranno essere certi” e invita a limitare le misure temporanee, che hanno effetti solo transitori sulla domanda e rischiano di aumentare il debito.

L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha convalidato il quadro del Dpfp, pur segnalando rischi al ribasso e sottolineando che la riduzione del debito dal 2027 si basa su ipotesi ambiziose, come la realizzazione del programma di dismissioni pubbliche.
L’Upb ricorda inoltre che l’utilizzo quasi totale dello spazio di bilancio disponibile lascia poco margine per affrontare eventuali emergenze future.

Difesa e nuove regole europee

Sia Banca d’Italia sia Upb hanno posto l’attenzione sulla spesa per la difesa, rilevando che il Dpfp non ne include ancora tutti gli oneri. Secondo l’Upb, ogni aumento permanente di spesa militare dovrà essere compensato da tagli in altri settori o da maggiori entrate, come previsto dalle nuove regole europee.

In sintesi, la manovra che si prepara a essere varata punta su sostegno alle famiglie, incentivi alla crescita e rigore nei conti pubblici, cercando un equilibrio tra prudenza e rilancio economico.

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