« Torna indietro

Giudizio immediato per Antonello Lovato, accusato di omicidio colposo per la morte del bracciante Satnam Singh. In aula il primo luglio

Il 1° aprile inizierà a Latina il processo per l’omicidio di Satnam Singh. Antonello Lovato è accusato di omicidio doloso per il tragico caso legato allo sfruttamento lavorativo

Pubblicato il 9 Gennaio 2025

Partirà il prossimo 1 aprile presso la Corte d’Assise del Tribunale di Latina il processo nei confronti di Antonello Lovato, l’imprenditore accusato di omicidio doloso per la morte di Satnam Singh, lavoratore indiano di 31 anni. Il procedimento, richiesto con giudizio immediato dalla Procura, bypasserà l’udienza preliminare, portando Lovato direttamente davanti ai giudici per la fase dibattimentale.

La vicenda: un caso di sfruttamento e negligenza

Il tragico evento risale a giugno, quando un macchinario dell’azienda di Lovato ha amputato il braccio del lavoratore. Invece di chiamare i soccorsi, l’imprenditore ha trasportato il ferito fino alla sua abitazione, abbandonandolo lì. Satnam Singh è morto poco dopo, una tragedia che, secondo gli accertamenti, poteva essere evitata se fosse stato assistito tempestivamente.

Lovato è stato arrestato il 2 luglio e trasferito dalla casa circondariale di Latina a quella di Frosinone, dove si trova tuttora sotto sorveglianza speciale per ragioni di sicurezza. Il caso di Satnam Singh è diventato un simbolo della lotta contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo.

Le accuse contro l’imprenditore

Secondo il giudice per le indagini preliminari, Lovato si è “intenzionalmente e volontariamente disinteressato” delle conseguenze delle sue azioni. L’autopsia ha evidenziato che un intervento immediato avrebbe potuto salvare la vita al 31enne. L’imprenditore, però, avrebbe accettato il rischio del decesso, portando all’accusa di omicidio doloso.

Prospettive del processo

Lovato rischia una pesante condanna, ma i suoi avvocati potrebbero optare per il rito abbreviato, una scelta che consentirebbe una riduzione della pena di un terzo in caso di condanna. Il dibattimento si preannuncia complesso, vista la gravità dei fatti e il forte impatto che il caso ha avuto nell’opinione pubblica.