Si era arruolata dall’inizio della guerra con le truppe di Kiev e ha trovato anche l’amore.
Giulia Schiff si è sposata in Ucraina con Victor, ventinovenne israelo-ucraino.
La ventiquattrenne di Mira (Venezia) ha combattuto in diversi territori, dal Donbass a Karkhiv, ma ora ha fondato con suo marito, anche lui ex soldato, un’organizzazione di beneficenza a supporto delle milizie.
La giovane ex pilota, che in Italia qualche anno prima da allieva dell’Accademia di Pozzuoli aveva denunciato di essere stata vittima di mobbing e nonnismo, nei video postati sui social si dice soddisfatta della sua esperienza e della sua nuova vita.
“Lui ha dovuto fermarsi per motivi di salute, a causa dei danni subiti per le pressioni delle bombe in diversi episodi. Per stargli vicino, a novembre ho mollato tutto e sono tornata da lui – racconta la veneziana- ma non abbiamo smesso di andare al fronte. Adesso abbiamo fondato un’organizzazione di beneficenza che porta aiuti ai soldati e sono in cantiere tanti altri progetti”.
Frustate, spinte con la testa contro l’ala di un aereo e lancio finale in piscina ripresi in un video girato dopo la prova nel centro dell’Aeronautica militare di Latina.
Schiff ha iniziato giovanissima la carriera militare: appena ventenne, è arrivata quarta al concorso per l’ammissione di dieci allievi ufficiali per il complemento dell’Aeronautica militare di Pozzuoli.
Un primo passo verso il suo sogno: ottenere il brevetto da pilota militare di jet. È riuscita a diventare pilota ma il momento che simbolicamente avrebbe dovuto sancire il passaggio allo step successivo, il “battesimo del volo”, ha assunto i connotati di una rottura.
Il 6 settembre 2018, la lacerazione è totale: la sergente viene cacciata dall’Accademia militare per “insufficiente attitudine militare”. Schiff, a quel punto, ha scelto di denunciare alla Procura militare le percosse subite da altri ex allievi alla base di Latina.
Dopo essere sparita per alcuni mesi la ventenne è ricomparsa a marzo del 2022 con il fucile da combattimento a Kiev come volontaria nella “International Legion of Territorial Defense of Ukraine”, l’unità militare creata sotto la guida del presidente Volodymyr Zelenskyy per stranieri che hanno scelto di unirsi alla resistenza dell’Ucraina contro l’invasione russa.
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