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Impagnatiello

Giulia Tramontano, Impagnatiello parla al processo: “Sono una persona diversa” (VIDEO)

Pubblicato il 27 Maggio 2024

“La persona che ero in quel periodo non è quella di oggi”. A parlare e Alessandro Impagnatiello. L’assassino di Giulia Tramontano si definisce così.

Lo ha fatto in aula dove è in corso l’udienza del processo per il brutale omicidio della 29enne, al settimo mese di gravidanza, commesso il 27 maggio dello scorso anno.

L’omicidio commesso nel salotto dell’abitazione dove la coppia viveva a Senago, in provincia di Milano.

“Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto dei punti che avevo sparsi, dei tasselli confusi. Ora posso parlare della reale verità, oggi sono una persona lucida”, ha aggiunto rispondendo alle domande del giudice.

Giulia Tramontano è stata massacrata con 37 coltellate, per poi essere trascinata ormai senza vita fuori dal palazzo e gettata via come se fosse un rifiuto.

Per questo Impagnatiello deve rispondere anche di occultamento di cadavere.

Rispondendo a una domanda precisa, Impagnatiello ha poi ammesso tutto: omicidio e occultamento.

“Io a Giulia non ho mai fatto credere di essere pazza. Avevo costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato”. 

Nell’aula ci sono, fra gli altri, alcuni parenti della vittima, tra cui la mamma Loredana e la sorella Chiara, che si sono strette in un forte abbraccio. Presente anche il fratello Mario e alcuni cugini. 

Giulia sarà ricordata stasera a Senago, con una commemorazione aperta a tutta la cittadinanza organizzata dal Comune e dalla Comunità Pastorale San Paolo Apostolo.