Pubblicato il 17 Agosto 2025
Il lutto e il cordoglio istituzionale
La notizia è arrivata all’improvviso nella serata del 16 agosto: Pippo Baudo è morto a 89 anni, lasciando un vuoto incolmabile nella storia della televisione italiana.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha definito un “protagonista e innovatore della televisione”, sottolineando la sua professionalità, cultura, garbo e straordinaria capacità di interpretare i gusti degli italiani.
Anche la premier Giorgia Meloni ha espresso il suo dolore: “Il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni, regalando emozioni, sorrisi e momenti indimenticabili”.
Le voci del mondo dello spettacolo
Il ricordo di Maria De Filippi è arrivato con parole cariche di affetto: “Un grazie grande per la passione con cui hai sempre fatto la tua arte, per quello che hai dato e in cui hai creduto. ‘Ci hai inventati tu’, siamo tutti tristi oggi”.
Jovanotti ha definito Baudo “un gigante del fare spettacolo e un uomo splendido, colto, affettuoso e generoso”, ricordando le avventure condivise come “un regalo prezioso”.
Per Vincenzo Mollica, intervenuto in diretta al Tg1, la sua figura ha dato dignità a tanti artisti e canzoni: “Un pezzo importante della Rai. Ci mancherà”.
L’omaggio di Carlo Conti
Particolarmente toccante il ricordo di Carlo Conti, che lo ha sempre considerato un punto di riferimento: “Da ragazzo mi chiamavano ‘Pippuzzo’ e quando dicevano che ‘baudeggiavo’ era come per un calciatore essere paragonato a Maradona. Con la morte di ‘Superpippo’ se ne va un pezzo di storia, ma resta tutto quello che ci ha insegnato”.
Conti ha ricordato anche i momenti condivisi sul lavoro: “Fu lui a volermi a Luna Park e a insegnarci che Sanremo non era solo un festival, ma uno spettacolo capace di raccontare un Paese intero”.
L’affetto degli artisti scoperti e l’eredità lasciata
Laura Pausini, tra i talenti da lui lanciati, ha scritto: “Ciao al mio secondo papà. Pippo è l’uomo che a soli 18 anni mi cambiò la vita, scegliendomi a Sanremo ’93. Da allora non mi ha mai lasciata. È diventato famiglia”.
Gianni Morandi ha ricordato la sua vicinanza in momenti difficili: “Mi aiutò a superare la mia crisi negli anni ’80 con i suoi consigli e invitandomi nelle sue trasmissioni. Gli devo molto. È stato un maestro, un musicista, un conduttore straordinario”.
Commosso anche il saluto di Gianluca Grignani: “Fu lui che ascoltò per la prima volta La mia storia tra le dita e ne previde il successo. Io e lui siamo sempre stati diavolo e angelo, ma la musica ci ha tenuti uniti. Già mi manchi, Mister Pippo”.
Un’eredità che resta
Con la scomparsa di Baudo, la televisione italiana perde uno dei suoi più grandi maestri, ma resta l’impronta indelebile di chi, come ricordava la commedia scritta per lui da Garinei & Giovannini, è stato davvero “L’uomo che inventò la televisione”.









