Pubblicato il 5 Settembre 2025
La decisione di Bruxelles
Brutte notizie per Google: la Commissione europea ha imposto all’azienda di Mountain View una multa da 2,95 miliardi di euro per violazione delle norme antitrust.
Secondo le autorità, la multinazionale avrebbe alterato la concorrenza nel settore dell’adtech, favorendo i propri servizi pubblicitari a discapito di concorrenti, inserzionisti ed editori online.
Bruxelles ha ordinato a Google di interrompere queste pratiche e di adottare misure per eliminare i propri “conflitti di interesse intrinseci” lungo la filiera dell’advertising digitale. L’azienda avrà sessanta giorni di tempo per comunicare come intende adeguarsi.
Le accuse nel dettaglio
L’indagine, avviata nel giugno 2021, ha evidenziato che Google detiene una posizione dominante con:
- “DoubleClick for Publishers” nel mercato dei server di annunci per editori,
- “Google Ads” e “DV360” negli strumenti di acquisto di pubblicità programmatica.
Nel giugno 2023 la Commissione aveva notificato a Google gli addebiti, ai quali l’azienda aveva replicato nel dicembre dello stesso anno. Le autorità europee ritengono che la società abbia usato questa posizione dominante per consolidare il proprio controllo nel settore della pubblicità online.
La replica di Google: “Faremo ricorso”
La risposta di Mountain View non si è fatta attendere. Lee-Anne Mulholland, vicepresidente e responsabile globale degli Affari regolamentari, ha dichiarato:
“La decisione della Commissione è errata e presenteremo ricorso”.
Secondo Google, la multa è ingiustificata e rischia di danneggiare migliaia di aziende europee, riducendo le loro possibilità di guadagno. L’azienda sostiene inoltre che:
- il mercato dell’adtech sia altamente competitivo e in rapida evoluzione,
- esistano oggi più alternative che mai ai suoi servizi,
- la sanzione sia un ennesimo esempio di applicazione sproporzionata delle leggi europee nei confronti delle aziende statunitensi.