Pubblicato il 23 Dicembre 2022
Aveva compiuto diciotto anni il 4 dicembre, ma è morta per quello che al momento sembra un malore improvviso che l’ha stroncata dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale San Polo di Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia.
Si chiamava Anisa Mahmic: di origini bosniache, da anni risiedeva insieme alla madre a Ronchi dei Legionari. Il caso è tutto da chiarire ma le analogie, almeno apparenti, richiamano alla memoria la morte, il 21 dicembre scorso, di Giorgio Conte, 15enne rugbista del San Donà.
Il giovanissimo atleta è stato stroncato da una trombosi cerebrale. La morte è avvenuta all’ospedale di Padova: sei giorni prima il ragazzo era stato portato in Pronto soccorso a San Donà pere un fortissimo mal di testa ma la Tac non aveva evidenziato problemi, ricorda il Corriere, che ricostruisce la vicenda della morte improvvisa di Anisa.
La ragazza, un paio di giorni fa, era andata al Pronto soccorso perché accusava un forte malessere: pare un mal di testa particolarmente invasivo e, in generale, uno stato di forte stanchezza e nausea. Al pronto soccorso dell’ospedale di San Polo i medici l’hanno subito presa in carico sottoponendola ad alcuni esami che però non avrebbero rilevato nulla di anomalo. La diciottenne sarebbe quindi stata dimessa, per poi tornare nella casa in cui abitava con la madre, a Ronchi. Qui le condizioni della ragazza sono però peggiorate. Il malessere che l’aveva spinta ad andare in pronto soccorso si è acuito. E così è partita la chiamata al 118. Inutile, però, l’arrivo dei sanitari: la ragazza non ce l’ha fatta. Non è chiaro quali siano le cause del decesso: sarà l’autopsia, qualora fosse disposta, a far luce su quanto accaduto e a fornire dettagli su un’eventuale responsabilità dei medici del Pronto Soccorso.

La notizia della scomparsa di Anisa Mahmic ha traumatizzato l’intero paese e anche l’istituto di Gorizia dove studiava per realizzare il sogno di diventare parrucchiera. Vicino all’abitazione di Anisa sono comparsi cartelloni e striscioni realizzati da alcuni amici: “Non ti dimenticheremo mai. Non dimenticheremo il tuo sorriso”. E ancora: “Vogliamo ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, che come eri ancora ci ascolti e ancora sorridi. Ciao Anisa”.
Anche l’istituto che frequentava a Gorizia, lo Ial, l’ha ricordata con un post su Instagram: «Anisa anima gentile che vedeva il bello in ogni persona. Anisa dolce e solare che sdrammatizzava anche i momenti più brutti. Anisa felice di essere a scuola al punto da salutare con un sorriso anche tutti i prof ogni mattina. Anisa innamorata della vita. Ciao Anisa». Intanto,sui social, in particolare su Facebook, appena si è diffusa la notizia del decesso non sono mancati i commenti di alcuni no vax che hanno subito legato la tragedia al vaccino anti-Covid.
“Quanti giovani dovranno ancora morire prima di capire cosa sta accadendo?”, il commento di un utente. E ancora: “Chi ha permesso tutto questo dovrà pagare”. Analoghe reazioni si erano sollevate, pochi giorni fa, dopo il decesso di Giorgio Conte, il 15enne rugbista di San Donà (Venezia) morto all’ospedale di Padova.

