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Greta Thunberg

Greta Thunberg a bordo della Madleen verso Gaza: missione umanitaria tra speranze e tensioni

Pubblicato il 6 Giugno 2025

Una barca per sfidare il blocco navale e portare aiuti

La Madleen, un’imbarcazione con bandiera britannica, è diretta verso la Striscia di Gaza con l’obiettivo di rompere il blocco navale imposto da Israele e consegnare aiuti umanitari alla popolazione locale. A guidare questa nuova missione è il collettivo internazionale Freedom Flotilla Coalition.

A bordo ci sono figure di rilievo mondiale:

  • Greta Thunberg, nota attivista per il clima,
  • Liam Cunningham, attore celebre per il suo ruolo in Il Trono di Spade,
  • Rima Hassan, eurodeputata francese di La France Insoumise.

L’equipaggio è composto in totale da dodici persone.

La posizione attuale della Madleen

Partita da Catania il 1° giugno, la Madleen naviga ora nel Mediterraneo orientale. L’arrivo è previsto per il 7 giugno sulle coste di Gaza, ma l’incertezza resta alta. Il rischio principale è rappresentato dalla possibile reazione delle forze israeliane, pronte a intervenire per impedire l’approdo.

Questa non è la prima spedizione organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition. Tuttavia, il ricordo del tragico episodio del 31 maggio 2010 pesa ancora: in quell’occasione, nove attivisti furono uccisi durante un abbordaggio israeliano al nono tentativo della flottiglia.

Il salvataggio dei migranti e l’incontro con la guardia costiera libica

La mattina del 5 giugno, la Madleen ha ricevuto una chiamata di emergenza da Frontex, che segnalava un barcone di migranti in difficoltà nei pressi della rotta della nave, tra Tobruk e le coste meridionali di Creta.

Durante le operazioni di soccorso, è intervenuta una nave militare con bandiera libica. In un momento concitato, quattro migranti si sono lanciati in mare per raggiungere la Madleen, cercando rifugio. Successivamente, sono stati trasferiti su una nave spagnola, permettendo alla flottiglia di proseguire la sua rotta verso Gaza.

L’allerta per un possibile intervento israeliano

Le tensioni aumentano: secondo quanto dichiarato da Rima Hassan sui social, un intervento delle forze navali israeliane sarebbe imminente, con una finestra d’azione prevista tra le 48 e 72 ore.

Abbiamo bisogno del vostro sostegno ora, per riuscire nella missione e rompere il blocco“, ha scritto la parlamentare francese.

Le voci che circolano parlano di un possibile arresto degli attivisti e del loro rimpatrio forzato nei Paesi di origine.

La posizione del Regno Unito

Il governo britannico, secondo quanto riportato dal Times of Israel, ha rifiutato le richieste di intervento provenienti da Israele. Un funzionario di Tel Aviv ha riferito che Londra interverrà solo se vi sarà un rischio diretto per la sicurezza.

Il Regno Unito ha chiesto che Israele garantisca l’incolumità dell’equipaggio e dell’imbarcazione. Tuttavia, le autorità israeliane definiscono la missione come “la flottiglia dei selfie”, minimizzandone l’importanza pubblica e politica.

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