Pubblicato il 12 Agosto 2025
Attacco mirato al settore turistico
Quattro strutture ricettive italiane sono finite nel mirino di un gruppo di cybercriminali, che ha sottratto scansioni ad alta risoluzione di passaporti, carte d’identità e altri documenti di riconoscimento dei clienti.
L’allarme è stato lanciato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che attribuisce l’operazione al gruppo hacker noto come “Mydocs”.
La dinamica dell’attacco
Secondo le informazioni disponibili, gli hacker hanno violato i sistemi informatici degli hotel e copiato il materiale utilizzato per il check-in, conservato negli archivi digitali.
L’attività illecita sarebbe iniziata a giugno, ma il caso è esploso solo di recente, quando i responsabili hanno pubblicato nuovi annunci nel dark web offrendo in vendita oltre 70mila file rubati.
Rischi e conseguenze per i cittadini
I dati sottratti rappresentano un enorme pericolo: possono essere utilizzati per frodi finanziarie, truffe e furti d’identità.
La vicenda mette nuovamente in evidenza la vulnerabilità del settore turistico agli attacchi informatici, soprattutto in presenza di grandi quantità di dati sensibili.
Invito alla prudenza e alla prevenzione
Le autorità invitano le strutture ricettive a potenziare le difese informatiche, adottando sistemi di sicurezza più avanzati.
I cittadini, invece, sono chiamati a monitorare eventuali utilizzi sospetti dei propri dati e a segnalare subito anomalie per ridurre il rischio di danni futuri.

