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Container su una banchina del porto di Trieste in un'immagine d'archivio. ANSA/ Cristiana Missori

I portuali marsigliesi bloccano carichi di armi destinati a Israele: anche a Genova cresce la mobilitazione

Pubblicato il 5 Giugno 2025

Un container carico di componenti militari fermato a Marsiglia

Nel porto francese di Marsiglia, i lavoratori portuali hanno impedito il carico di un container contenente materiali destinati a Israele, dichiarando apertamente il loro dissenso contro quello che definiscono “un genocidio in corso”. La nave coinvolta, la “Contship Era”, appartiene alla compagnia Zim e ha in programma di proseguire il viaggio verso Genova, con successive tappe a Salerno e Haifa.

Il contenuto del container: componenti per proiettili

Il container bloccato conteneva 19 pallet di “maillons”, piccoli elementi metallici prodotti dalla ditta marsigliese Eurolinks, utilizzati per collegare le munizioni nei fucili mitragliatori.
Christophe Claret, segretario generale della CGT dei lavoratori portuali del Golfo di Fos, ha spiegato che il sindacato era stato avvisato dell’arrivo della nave e ha quindi agito per impedire il carico.

“Una volta che i nostri lavoratori si rifiutano di caricare una merce, nessuno può sostituirli”, ha precisato Claret. Gli altri container destinati alla stessa nave saranno invece regolarmente imbarcati.

Parigi: “Non sono armi destinate all’esercito israeliano”

Secondo il governo francese, i materiali non verranno impiegati dall’esercito di Tel Aviv, ma dovrebbero essere assemblati in Israele per poi essere riesportati in Francia.
La vicenda è stata sollevata dall’inchiesta del media investigativo Disclose, che ha portato alla luce il transito delle componenti militari.

Reazioni politiche e sostegno alla protesta

L’iniziativa dei portuali ha ottenuto ampio sostegno politico, soprattutto da parte della sinistra francese.
Manuel Bompard, deputato di France Insoumise, ha lodato l’azione parlando di una “mobilitazione globale contro il genocidio a Gaza”, mentre il leader del partito Jean-Luc Mélenchon ha invocato un embargo immediato sulle armi.
Anche Olivier Faure, segretario del Partito Socialista, ha espresso il suo appoggio, affermando: “L’umanesimo non è in vendita”.

Anche i portuali genovesi pronti a bloccare la nave

A Genova, i portuali si preparano ad imitare i colleghi francesi.
Il sindacato USB Genova ha annunciato uno sciopero per bloccare la “Contship Era” se questa dovesse attraccare nel porto ligure con lo stesso carico.

“Non vogliamo essere complici del genocidio a Gaza”, ha dichiarato il sindacato, sottolineando la propria opposizione a ogni tipo di guerra.

Proteste anche dal Movimento 5 Stelle

Anche il Movimento 5 Stelle ha preso posizione, chiedendo al governo italiano di vietare alla nave l’utilizzo dei porti italiani, anche per semplici scali tecnici.
“Non consentiamo che i nostri porti siano complici della morte”, si legge nella nota firmata da Francesco Silvestri, Marco Pellegrini e Bruno Marton, capigruppo delle Commissioni Esteri e Difesa. Immagine di repertorio

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