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Facebook non funziona

Facebook non funziona

Il declino di Facebook è reale o apparente? Uno sguardo alle abitudini degli utenti

Pubblicato il 10 Marzo 2025

È sorprendente pensare che, meno di due decenni fa, Facebook fosse ancora un semplice progetto avviato da un gruppo di universitari con in mente l’idea di collegare tra loro gli studenti del proprio campus. Oggi, invece, è sinonimo di social network per milioni di persone che lo utilizzano come strumento per restare in contatto con amici, familiari e colleghi. Eppure, da qualche tempo, si sente dire che questa piattaforma avrebbe perso parte del suo coinvolgimento. Alcuni sostengono che l’entusiasmo iniziale si stia affievolendo, altri ribattono che gli utenti fedeli siano sempre attivi e numerosi. Ma qual è la verità?

Alle origini di un fenomeno planetario

Facebook nasce nel 2004, nelle stanze di un’università americana, quando Mark Zuckerberg e alcuni compagni decidono di creare un sito per far conoscere meglio gli studenti tra loro. L’idea è semplice, ma efficace: un profilo, una bacheca sulla quale condividere pensieri e, in poco tempo, diventa possibile vedere chi frequenta i corsi, chi abita nelle strutture vicine, chi ha interessi in comune.

La crescita è istantanea, perché all’epoca nessuno aveva mai sperimentato un modo tanto diretto di stabilire legami virtuali. Non passa molto prima che la piattaforma si apra a tutto il pubblico. Il successo arriva a ritmo costante e gli utenti si moltiplicano grazie al passaparola e alla curiosità di chi vuole provare un nuovo modo di interagire.

Nel giro di pochi anni, Facebook diventa quasi un salotto digitale dove ritrovare compagni di scuola, scambiarsi foto e informazioni, organizzare feste ed eventi. Per molti, è stato il primo contatto con il concetto di social media e ha cambiato l’idea stessa di vicinanza, perché perfino i parenti lontani erano finalmente a portata di messaggio.

Negli ultimi tempi si sente parlare di un declino dell’ecosistema Facebook, soprattutto perché esistono servizi più recenti che catturano i gusti dei giovani. Eppure, secondo l’indagine condotta da ExpressVPN, realizzata nell’ambito di una campagna dedicata al futuro del social, molte persone restano fortemente legate a questa piattaforma. Nella ricerca, si mette in luce come Facebook abbia attraversato una lunga trasformazione, passando dalla fase iniziale a un periodo in cui ha catturato l’interesse collettivo, per poi giungere a una fase più complessa, in cui i competitor hanno portato via parte dell’attenzione del pubblico.

Il social di Zuckerberg, però, conserva un’anima ben radicata in chi lo utilizza fin dai suoi albori. Infatti, la storia degli ultimi anni mostra una presenza costante di utenti che non desiderano abbandonare le loro bacheche, le vecchie foto e i gruppi di cui fanno parte. Di fronte alle proposte sempre nuove delle applicazioni di messaggistica e condivisione video, Facebook continua a mantenere una posizione di primo piano, pur avendo cambiato alcune delle sue funzioni e delle sue modalità di utilizzo.

L’analisi dei comportamenti delle varie fasce generazionali porta a vedere che le persone nate prima dell’avvento massiccio di internet restano fedeli a Facebook, mentre le generazioni più giovani tendono a preferire social più veloci e leggeri.

Non bisogna trascurare il fatto che molte persone vedono questo social come una sorta di archivio: conserva migliaia di foto, ricordi e conversazioni che sarebbe scomodo trasferire altrove. Inoltre, la sua natura più riflessiva può essere un vantaggio per chi ama scrivere post articolati, condividere articoli di approfondimento o confrontarsi su temi di attualità.

Le principali abitudini digitali degli italiani

Quando ci si concentra sul nostro Paese, le principali abitudini digitali degli italiani evidenziano una passione diffusa per la socialità online. Si tratta di un pubblico che ama usare internet non solo per informarsi, ma anche per seguire personaggi o argomenti di tendenza, condividere contenuti personali e scambiare opinioni su hobby e interessi.

Facebook mantiene un fascino particolare, soprattutto in alcune fasce di età che trovano nel social un ambiente accogliente, ricco di gruppi in cui raccontare eventi o momenti importanti della propria vita.

Il numero degli utenti attivi su Facebook e la fascia più fedele

Uno degli interrogativi più frequenti riguarda il numero degli utenti attivi su Facebook, un dato spesso discusso per comprendere se la piattaforma sia davvero in affanno. Nonostante la concorrenza, centinaia di milioni di persone continuano a collegarsi ogni mese. È vero che a volte l’attenzione si sposta anche su altre app, ma Facebook resta comunque un punto di riferimento rilevante.

Osservando le statistiche, emerge che gli iscritti con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni sono particolarmente assidui, perché hanno vissuto la diffusione del social in un periodo in cui rappresentava la novità assoluta per stabilire un collegamento con gli amici. Questa fascia, avendo già creato un’ampia rete di contatti, preferisce non rinunciare alle amicizie online e ai tanti ricordi accumulati negli anni.

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