Pubblicato il 20 Dicembre 2025
Dal colpo alla fuga: il furto che non va come previsto
Un furto d’auto si è concluso rapidamente grazie alla tecnologia. Quella che doveva essere una fuga indisturbata si è trasformata in un inseguimento a piedi culminato con l’arresto di un minorenne, bloccato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo.
La chiamata al 112 e il ruolo decisivo del GPS
Dopo la segnalazione arrivata al numero di emergenza 112, i militari si sono immediatamente attivati. A fare la differenza è stato però il GPS installato sull’auto rubata, rimasto attivo per una dimenticanza o per l’impossibilità di disattivarlo.
Il proprietario del veicolo ha potuto così fornire in tempo reale la posizione dell’auto alla Centrale Operativa, consentendo un intervento rapido e mirato.
Il “filo invisibile” che guida i Carabinieri
Grazie ai dati del localizzatore, i Carabinieri hanno seguito passo dopo passo gli spostamenti del mezzo, come se fossero guidati da un “filo invisibile”. Il tracciamento ha condotto la pattuglia nel quartiere Borgo Nuovo, dove l’auto è stata intercettata.
La fuga a piedi e l’arresto del minorenne
Alla vista della pattuglia, i tre presunti responsabili hanno abbandonato il veicolo e tentato la fuga tra le strade del quartiere. Ne è nato un inseguimento a piedi, al termine del quale uno dei fuggitivi, un minorenne palermitano, è stato bloccato e arrestato.
Le conseguenze giudiziarie
Il giovane, ritenuto responsabile di tentato furto aggravato, dopo le formalità di rito è stato condotto all’Istituto penale per minorenni “Malaspina” di Palermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

