Pubblicato il 20 Maggio 2025
Dal dolore personale a un impegno politico
Tre mesi fa, Mario Occhiuto, senatore di Forza Italia ed ex presidente della Regione Calabria, ha vissuto una tragedia devastante: la perdita del figlio Francesco, 30 anni, che si è tolto la vita dopo una lunga sofferenza psicologica. Da questo dolore nasce oggi un’iniziativa concreta: una proposta di legge per introdurre in modo stabile lo psicologo nelle scuole italiane.
“Questa proposta è nata da un’idea di mio figlio“, racconta Occhiuto. “Francesco era uno psicologo. Mi spronava spesso ad agire, a promuovere leggi utili. È a lui che dedico questo percorso”.
Un vuoto normativo da colmare
L’iniziativa si inserisce nel disegno di legge intitolato Disposizioni in materia di tutela della salute mentale, e prevede un emendamento – l’articolo 10-bis – che mira a colmare un’importante lacuna: l’Italia è l’unico Paese europeo a non prevedere stabilmente la figura dello psicologo nelle scuole.
Attualmente, la presenza degli psicologi è affidata all’autonomia dei singoli istituti o a progetti a termine, senza una norma nazionale che ne garantisca l’inserimento strutturale nel sistema scolastico.
Il contenuto dell’emendamento
Il testo proposto stabilisce che:
“Al fine di favorire la creazione di un ambiente positivo nell’ambito scolastico, di sostenere e potenziare lo sviluppo delle competenze, delle capacità e delle abilità degli studenti, di prevenire situazioni di disagio giovanile, di sostenere le famiglie e il personale scolastico, nelle scuole di ogni ordine e grado è istituita la figura professionale dello psicologo scolastico”.
L’obiettivo è agire fin dai primi anni del percorso educativo, a partire dalla scuola primaria, perché “molti segnali di disagio emergono già alle elementari“, spiega Occhiuto, che sottolinea come suo figlio abbia iniziato a soffrire all’università, ma con avvisaglie precedenti.
Risorse e prospettive
Un nodo cruciale resta quello dei fondi. “Si può partire anche a livello regionale, le risorse si trovano se c’è la volontà politica”, afferma il senatore. Serve però una cornice normativa nazionale che sostenga le Regioni e garantisca la continuità della figura dello psicologo nelle scuole.
Un segnale di apertura è arrivato anche dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro per affrontare il disagio giovanile e prevenire i suicidi. Alla domanda se prenderà parte a questo tavolo, Occhiuto risponde: “Non so se ci sarò, ma è importante che si vada avanti“.
Educazione sessuo-affettiva: una questione collegata
La salute mentale, secondo Occhiuto, si intreccia anche con un altro tema delicato: l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Una proposta inizialmente presentata da Riccardo Magi è stata poi modificata sotto pressione dei gruppi pro-vita, trasformandosi in un progetto di “educazione alla fertilità”.
Occhiuto si esprime con cautela ma in modo chiaro:
“È un tema che va affrontato con la stessa sensibilità riservata alla salute mentale. Se trattato con delicatezza, può avere effetti molto positivi“.
“Un lascito di mio figlio”
“Ci lavorerò comunque, anche se la legge non passasse subito”, conclude il senatore Occhiuto.

