Pubblicato il 4 Giugno 2025
Una richiesta chiara al governo
Durante la Conferenza Unesco sui beni culturali svoltasi a Castel Capuano, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nella foto d’apertura, che è anche presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha lanciato un appello deciso: serve con urgenza una legge nazionale per contrastare l’overtourism.
“Non possiamo più attendere. Se non si interviene ora, questi processi rischiano di diventare irreversibili”, ha dichiarato Manfredi, facendo riferimento all’impatto crescente del turismo di massa su città come Napoli e molte altre realtà italiane.
Una normativa per bilanciare turismo e vivibilità
Secondo il sindaco, l’attuale situazione richiede strumenti legislativi specifici che possano:
- Regolare i flussi turistici
- Tutelare i territori
- Proteggere la vita quotidiana dei residenti
- Valorizzare il patrimonio locale
Manfredi ha sottolineato che la richiesta non arriva solo da Napoli, ma da numerose città italiane, storiche e turistiche, che faticano a gestire l’afflusso massiccio di visitatori. Per questo motivo, l’Anci sta esercitando una forte pressione a livello nazionale, chiedendo al governo di intervenire con urgenza.
Napoli e il boom post-pandemia
Dopo il calo dovuto alla pandemia, il turismo a Napoli è tornato a livelli altissimi, portando benefici economici ma anche nuove sfide per la gestione della città.
“Spero che da questa conferenza e dalla mozione finale emerga una spinta concreta per dare forma a questa proposta di legge”, ha aggiunto Manfredi, confidando in un segnale forte da parte delle istituzioni.
Il punto di vista del Ministero della Cultura
Presente anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha riconosciuto l’importanza del tema. Secondo il ministro, il governo è già attivo nella gestione dell’overtourism, con:
- Strumenti già in uso
- Dialogo continuo con gli enti locali
- Mappatura costante delle criticità nei territori più colpiti
Giuli ha inoltre sottolineato l’impegno dell’esecutivo nel monitorare le aree più vulnerabili, sia sotto il profilo economico che in termini di rigenerazione urbana e valorizzazione culturale.
“È fondamentale collegare sviluppo turistico e salvaguardia del patrimonio”, ha concluso il ministro.

