Pubblicato il 18 Marzo 2025
L’aggressione al pronto soccorso
Attimi di paura nelle prime ore del mattino di lunedì 17 marzo all’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno, dove un’infermiera è stata violentemente aggredita dal padre di un bambino in attesa di cure. La donna, 50 anni, si trovava in servizio al pronto soccorso quando è stata affrontata dall’uomo che, esasperato dall’attesa, ha perso il controllo.
Tensione in ospedale: “Fate presto” e poi l’aggressione
Secondo quanto ricostruito, la coppia di genitori si era recata in ospedale per far visitare il figlio, che presentava difficoltà respiratorie. Il personale sanitario ha immediatamente preso in carico il piccolo per fornirgli le cure necessarie, ma il padre ha iniziato a manifestare nervosismo, pretendendo tempi più rapidi. La situazione è presto degenerata quando l’uomo ha afferrato l’infermiera per il collo e l’ha colpita con uno schiaffo, accusandola di perdere tempo.
L’intervento della polizia e la denuncia
Dopo l’aggressione, l’infermiera è stata soccorsa e medicata, riportando lesioni giudicate guaribili in cinque giorni di prognosi. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia di Anzio, che hanno identificato l’aggressore e lo hanno denunciato con l’accusa di lesioni personali.
L’ennesimo episodio di violenza contro il personale sanitario
L’episodio ha suscitato indignazione tra i colleghi della vittima e le istituzioni locali, riportando all’attenzione il problema della sicurezza negli ospedali e delle aggressioni ai danni del personale sanitario. L’infermiera ha ricevuto il sostegno dell’ospedale e delle associazioni di categoria, che chiedono misure più stringenti per garantire la tutela degli operatori.

