Pubblicato il 30 Dicembre 2025
Quasi un milione di casi in una settimana
In Italia continua a crescere il numero di infezioni legate alla variante K del virus influenzale. Nella settimana compresa tra il 15 e il 21 dicembre i contagi stimati sono stati circa 950mila, in netto aumento rispetto agli 800mila della settimana precedente. L’incidenza è salita a 17,1 casi ogni 1.000 assistiti, contro i 14,7 registrati nei sette giorni precedenti.
Picco atteso durante le festività
L’aumento dei casi era ampiamente previsto dagli esperti, che avevano segnalato un possibile picco durante il periodo natalizio, favorito da cene, pranzi e incontri familiari.
Secondo Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, i dati indicano che ci si sta avvicinando al momento di massima diffusione, con una circolazione intensa dei virus respiratori, in linea con quanto atteso per la stagione invernale.
La stessa esperta ha però sottolineato come, anche quest’anno, all’aumento dei contagi stia corrispondendo un incremento degli accessi in pronto soccorso e dei ricoveri, soprattutto tra le fasce più anziane della popolazione.
Bambini e anziani le categorie più colpite
L’incidenza è cresciuta in tutte le fasce d’età, ma resta particolarmente elevata tra i bambini sotto i cinque anni, dove si registrano circa 50 casi ogni 1.000 assistiti. Dall’inizio della sorveglianza stagionale, il numero complessivo di infezioni influenzali ha già raggiunto circa 5,8 milioni di casi.
Aumentano accessi e ricoveri ospedalieri
I dati relativi alla sorveglianza degli accessi al pronto soccorso, forniti da diverse Regioni – tra cui Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo e Sicilia – mostrano un incremento sia degli accessi sia delle ospedalizzazioni per sindromi respiratorie rispetto allo stesso periodo della stagione precedente.
Le informazioni emergono dall’ultimo report del sistema RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornato alla 50ª settimana del 2025.
Situazione critica nel Lazio
Nel Lazio si registra uno dei quadri più complessi. In una sola giornata si sono contati quasi 5.700 accessi ai pronto soccorso, con un picco il 27 dicembre, mantenutosi stabile anche nelle 24 ore successive.
L’afflusso in ospedale rappresenta un aumento di circa il 30% rispetto a una giornata media. A Roma, le maggiori criticità si segnalano negli ospedali Policlinico Gemelli, Policlinico Umberto I e Ospedale Casilino.
Attenzione alta nelle prossime settimane
Il quadro complessivo indica che le prossime settimane saranno decisive, con un possibile ulteriore incremento dei casi. Le autorità sanitarie invitano a prestare attenzione ai sintomi, a proteggere le persone più fragili e a ridurre i comportamenti a rischio, soprattutto nei luoghi affollati.

