Pubblicato il 19 Agosto 2025
Nel pomeriggio di domenica 10 agosto, le acque davanti a una nota struttura turistica del comune di Gaeta sono state teatro di un intervento della Guardia di Finanza, che ha portato al fermo di due soggetti pregiudicati a bordo di una moto d’acqua impegnata in manovre rischiose tra numerosi bagnanti e diportisti.
L’intervento della Guardia di Finanza
L’operazione è nata durante un pattugliamento di routine effettuato dalla Sezione Operativa Navale di Gaeta, finalizzato a garantire la legalità lungo le coste e prevenire traffici illeciti. Nel primo pomeriggio, una delle unità in servizio ha intercettato il mezzo acquatico intento a compiere manovre elusorie e pericolose, creando disagio e rischio per chi si trovava in mare.
Inseguimento ad alta velocità
Nonostante i ripetuti segnali di alt, i due occupanti hanno ignorato le intimazioni, dando il via a un inseguimento lungo circa mezz’ora lungo il litorale sud pontino. Il tempestivo intervento delle Fiamme Gialle ha permesso di bloccare il mezzo nei pressi della foce del fiume Garigliano, dove i soggetti stavano tentando di eludere il controllo.
Identificazione e sequestro del mezzo
I due pregiudicati, che viaggiavano senza casco di protezione, sono stati identificati e condotti in caserma per ulteriori accertamenti. La moto d’acqua è stata sottoposta a sequestro probatorio, mentre il conducente è stato deferito alla Procura della Repubblica di Cassino per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e resistenza o violenza a nave da guerra.
Impegno costante delle Fiamme Gialle
“In questo momento siamo impegnati nel massimo sforzo per garantire una presenza reale e proattiva in tutte le località turistiche delle coste laziali”, ha dichiarato il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia. L’operazione conferma il ruolo della Guardia di Finanza come unica forza di polizia in mare, nella protezione del territorio e nella lotta ai traffici illeciti, a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.
Procedimento in corso
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, durante le quali gli indagati potranno far valere le proprie difese secondo quanto previsto dal Codice di Procedura Penale.
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