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Italia, in dieci anni persi quasi 400mila artigiani

Pubblicato il 16 Agosto 2025

Un crollo senza precedenti

Negli ultimi dieci anni l’Italia ha visto sparire quasi 400mila artigiani. Se nel 2014 erano circa 1,77 milioni, nel 2024 il numero è sceso a 1,37 milioni, con una riduzione pari al 22%: significa che un artigiano su quattro ha chiuso l’attività.

Il dato emerge dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, su rilevazioni Inps e Infocamere/Movimprese. La flessione non si è fermata nemmeno nell’ultimo anno: tra il 2023 e il 2024 il settore ha perso altri 72mila lavoratori (-5%).

Le regioni più colpite

Il calo ha coinvolto tutto il Paese, ma con intensità diverse. Le regioni più penalizzate nel decennio sono state:

  • Marche (-28,1%)
  • Umbria (-26,9%)
  • Abruzzo (-26,8%)
  • Piemonte (-26%)

Il Mezzogiorno, invece, ha contenuto le perdite grazie agli investimenti del Pnrr e agli incentivi edilizi come il Superbonus 110%, che hanno sostenuto il comparto casa.

Nel confronto annuale, la provincia più colpita è Ancona (-9,4%, -1.254 artigiani). Seguono Ravenna e Ascoli Piceno (-7,9%), Rimini (-6,9%), Terni e Reggio Emilia (-6,8%). Le contrazioni più lievi si sono registrate a Crotone e Ragusa (-2,7%).

Aggregazioni e trasformazioni

Secondo la Cgia, una parte della riduzione è legata ai processi di aggregazione e acquisizione avviati dopo le crisi del 2008/2009, 2012/2013 e 2020/2021. Questo ha ridotto il numero degli artigiani ma ha fatto crescere la dimensione media delle imprese e la produttività in settori come il trasporto merci, il metalmeccanico, gli impiantisti e la moda.

I settori che resistono e crescono

Non tutti i comparti, però, soffrono la crisi. Alcuni mostrano una crescita significativa:

  • Benessere: in aumento acconciatori, estetisti e tatuatori.
  • Informatica e digitale: boom di sistemisti, esperti di web marketing, video maker e social media manager.
  • Alimentare: risultati positivi per gelaterie, gastronomie e pizzerie da asporto, soprattutto nelle città a forte vocazione turistica.

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