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Affluences digitalizzazione PA

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Laboratorio per modificare cellulari rubati, denunciati un 30enne neretino e un 40enne di Leverano

Pubblicato il 17 Novembre 2023

Agenti di Polizia Locale e della Polizia di Stato del Commissariato di Nardò hanno scoperto un laboratorio clandestino, anche se questa volta non per la droga, bensì attrezzato per la manomissione dei sistemi operativi di telefoni cellulari e tablet. Un 30enne del posto, incensurato, è stato denunciato per il reato di ricettazione. Il giovane è esperto di tecnologia e risiede nell’abitazione che ospitava il laboratorio privo di qualunque autorizzazione. Insieme a lui, denunciato un quarantenne di Leverano, già noto alle forze dell’ordine. L’indagine ha avuto origine dal furto, avvenuto a Polignano a Mare qualche mese fa, di una borsa con carte di credito, passaporti e due iPhone, di proprietà di due turisti australiani in vacanza in Puglia. Un funzionario dell’ambasciata d’Australia a Roma, allertata, è riuscito in un primo momento, tramite l’app “trova il mio iPhone”, a localizzare i due telefonini a Nardò, procedendo immediatamente ad allertare il Comando di Polizia Locale e quello della Polizia di Stato.

Laboratorio in casa, in due nei guai

Ancona

Una verifica sull’esatta provenienza del segnale GPS ha portato gli agenti a individuare l’abitazione in cui gli smartphone erano custoditi e alla inevitabile perquisizione domiciliare. All’interno della camera da letto, il 30enne aveva allestito un laboratorio attrezzato per lo smontaggio, l’assemblaggio e per la manomissione dei sistemi operativi di telefoni cellulari e tablet. Gli agenti hanno rinvenuto gli smartphone dei turisti australiani e un’altra cinquantina di cellulari di dubbia provenienza, oltre a numerosi tablet (quindi, iPhone, iPad, pc e MacBook). Al termine di un breve approfondimento di indagine, si è proceduto al sequestro di tutto il materiale e alla denuncia per il reato di ricettazione nei confronti dei due. Sono in corso adesso accertamenti per risalire ai proprietari dei cellulari sequestrati, probabilmente altri turisti finito nel mirino dei ladri durante la scorsa stagione estiva. In tutte le spiagge del Salento, infatti, sono state numerose le segnalazioni di furto.