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Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate fa i conti: “In magazzino fiscale ci sono 1.280 miliardi da recuperare”

Pubblicato il 27 Marzo 2025

Carico contabile residuo riguarda il periodo che va dall’1 gennaio 2000 al 31 gennaio 2025. Per 40% crediti è difficile riuscire nell’azione di recupero.

L’Agenzia delle Entrate fa i conti del ‘magazzino fiscale’ calcolando in 1.280 miliardi le risorse da recuperare. Lo studio è stato illustrato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione Vincenzo Carbone, in audizione in commissione Finanze al Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva e dell’iter del ddl sulla Rottamazione quinquies.

Le cifre del direttore

“Complessivamente il carico contabile residuo dei ruoli affidati dai diversi enti creditori, prima ai concessionari privati, poi a Equitalia e infine all’Agenzia delle entrate-Riscossione, nel periodo primo gennaio 2000 al 31 gennaio 2025 – osserva Carbone – ammonta a 1.279,8 miliardi di euro, dei quali 1.272,9 miliardi relativi a carichi affidati dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2024 – comprensivi anche dei carichi relativi agli ambiti provinciali della Regione Siciliana affidati fino al 30 settembre 2021 a Riscossione Sicilia spa”.

“Circa il 40% dei crediti, difficili da recuperare”

“È bene precisare fin da subito – aggiunge Carbone – che i crediti residui appaiono per circa il 40% del loro importo di difficile recuperabilità per le condizioni soggettive del contribuente”; infatti 149 miliardi di euro sono dovuti da soggetti interessati da procedure concorsuali, 224,4 miliardi di euro da persone decedute e imprese cessate, 138,9 miliardi da soggetti che, in base ai dati presenti nell’anagrafe tributaria, risultano nullatenenti”. Fonte LaPresse

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