Pubblicato il 17 Ottobre 2025
L’area resta chiusa dopo il blitz della Polizia Locale
A quattro giorni dall’intervento della Polizia Locale in via Emanuele De Deo (14 ottobre), il murale di Diego ai Quartieri Spagnoli rimane coperto da teli azzurri. Le protezioni nascondono gli altarini e la grande immagine di Maradona: all’esterno dell’area sono stati lasciati sacchi neri, tondini di ferro e, poco distante, un materasso abbandonato, creando il rischio che il luogo si trasformi in una disc arica.
Chiusura decisa dai gestori e nodo della regolarizzazione
La barriera dei teli è stata apposta dai gestori del sito, che negli anni hanno trasformato il largo in un polmone turistico frequentato da decine di migliaia di visitatori al mese. I commercianti chiedono di riaprire in piena regolarità, ma il vero punto di contrasto è la regolarizzazione delle licenze.
Sanzioni e pratiche in corso alla Camera di Commercio
Martedì scorso la Polizia Locale ha emesso sanzioni e posto i sigilli a un carrettino, rilevando che la licenza in uso è di tipo ambulante itinerante: i carretti, secondo la normativa, non possono restare fermi nel piazzale ma devono spostarsi. I gestori, intanto, hanno avviato la pratica alla Camera di Commercio di Napoli per ottenere la trasformazione della licenza in sede fissa.
Primo confronto con il Comune: atteso incontro in Municipio
Secondo quanto riportato, i tecnici dei negozi avrebbero già avuto un primo confronto con gli uffici comunali competenti. Palazzo San Giacomo si è dichiarato disponibile a studiare soluzioni per la regolarizzazione, ma la decisione finale richiederà un ulteriore incontro previsto per lunedì con l’assessora Teresa Armato. Dopo un primo colloquio del 15 ottobre, i commercianti avevano annunciato l’intenzione di riaprire Largo Maradona, ma la riapertura non è ancora avvenuta.
Perché i tempi si allungano: questioni tecniche e giuridiche
I tempi per la formalizzazione risultano più lunghi del previsto perché l’istruttoria comprende diversi passaggi. Uno dei nodi è che il piazzale si trova su suolo privato: ciò impedisce una semplice concessione per commercio in sede fissa analoga a quella applicata altrove. Tra le soluzioni allo studio figura la possibilità di adottare la formula del MAP (Mercato su Area Privata) prevista dalla legge regionale sul commercio, che disciplina mercati organizzati su proprietà non pubblica e può prevedere un bando con concessioni di lunga durata.
Le parole di Luigi Carbone: attenzione anche ai residenti
Luigi Carbone, presidente della commissione Commercio del Comune, ha dichiarato di essere al fianco dei commercianti nel percorso di regolarizzazione, sottolineando però la necessità di una istruttoria accurata e di garantire certezza occupazionale ai lavoratori. Carbone ha spiegato che non sono possibili soluzioni “miracolistiche” in poche ore: probabilmente si studierà un progetto sul modello MAP e potrebbe rendersi necessaria una delibera comunale, che richiede tempi tecnici.
Stato dell’area e prossimi passi
Al momento Largo Maradona resta chiuso, ma il Comune non ha sequestrato l’area: la sospensione è legata all’istruttoria tecnica in corso. Gli uffici comunali stanno valutando la compatibilità urbanistica, la conformità alla legge regionale sul commercio e i regolamenti comunali, nonché la possibilità che le strutture previste siano amovibili e non generino nuova volumetria. Non si esclude una riapertura nelle prossime ore, ma per ora la riapertura dipende dall’esito delle verifiche e dalle decisioni sulle forme giuridiche e amministrative da adottare.

