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Latina, passo indietro sulla differenziata? In commissione si discute del ritorno dei cassonetti

Latina, in Commissione Ambiente discusse tre modalità di raccolta giudicate disomogenee, rischio micro-discariche, tempi non prima di un anno e investimenti da milioni a carico dei cittadini. Il Pd chiede un confronto in Commissione per migliorare il piano

Pubblicato il 14 Ottobre 2025

Lo scorso 13 Ottobre, alla Commissione Ambiente del comune di Latina, è approdata la revisione del progetto di igiene urbana di ABC. I consiglieri PD Campagna e Majocchi esprimono forte preoccupazione: per loro, dopo oltre due anni di tensioni interne alla maggioranza, si tenta di chiudere in fretta un impianto che presenta numerose criticità, mentre la città resta sporca e senza risposte concrete.

Cosa prevede la revisione

Il nuovo modello introduce tre canali di raccolta:

  • 88 cassonetti “intelligenti” nel centro e in alcune aree oltre la circonvallazione;
  • cassonetti condominiali per gli stabili con più di quattro unità;
  • mastelli individuali per le abitazioni più piccole.
    Per il PD è un sistema disomogeneo, che rischia di disorientare gli utenti e ridurre l’efficienza del servizio.

I nodi sugli “smart bin”

Secondo l’opposizione, i cassonetti intelligenti potrebbero trasformarsi in punti critici: attorno ai 88 siti si teme l’effetto micro-discarica, alimentato da conferimenti scorretti di utenti non censiti (che non pagano la TARI) o di chi evita la differenziata. Un rischio elevato soprattutto nelle zone centrali.

Condominiali: soglia troppo bassa e qualità del materiale a rischio

I cassonetti condominiali sarebbero utili solo nei grandi palazzi. La soglia a quattro unità viene giudicata inadeguata: in molte aree con piccole palazzine, l’attuale schema dei mastelli garantisce ordine e decoro. Inoltre, il passaggio ai condominiali deresponsabilizza gli utenti, peggiora la qualità del differenziato e può generare meno ricavi e più costi per ABC e collettività.

Spazi assenti, marciapiedi a rischio ingombro

Resta aperto il tema degli stabili senza cortili o atri sufficienti: nessuna risposta operativa è stata fornita, avvertono i consiglieri. Il timore è di riempire i marciapiedi con grandi mastelli fissi, con un impatto evidente sul decoro urbano.

Tempi e costi: non prima di un anno, investimento da milioni di euro

Dai lavori di Commissione emerge che il nuovo impianto non partirà prima di un anno. La sostituzione dei mastelli e l’acquisto delle nuove attrezzature richiederanno milioni di euro, un onere che ricadrà sui cittadini.

Differenziata sotto target e cittadini confusi

Per il PD il combinato disposto di regole diverse e canali multipli può aumentare i comportamenti scorretti e spingere al ribasso la raccolta differenziata, già distante dall’obiettivo di legge del 70%. Esito atteso: servizio meno efficace, città più sporca, maggiori costi.

L’appello: confronto vero e progetto da migliorare

Campagna e Majocchi chiedono che la Commissione Ambiente prosegua il lavoro e si apra un confronto serio per correggere la rotta. L’obiettivo dichiarato: migliorare il servizio e salvaguardare ABC, patrimonio cittadino, costruendo una soluzione efficace e sostenibile.

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