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L’eredità di Giorgio Armani: come sarà gestito l’impero della moda

Pubblicato il 12 Settembre 2025

La successione e la Fondazione

Con la pubblicazione dei due testamenti si è ufficialmente aperta la successione del patrimonio di Giorgio Armani. L’intero capitale della Giorgio Armani Spa passa alla Fondazione Giorgio Armani, che già deteneva lo 0,1%. In particolare:

  • 9,9% con piena proprietà
  • 90% come “nuda proprietà”, gravata però da un diritto di usufrutto destinato a Pantaleo Dell’Orco, ai nipoti dello stilista e alla sorella.

La distribuzione dei poteri

Secondo quanto stabilito nel testamento, la ripartizione dei diritti di voto sarà la seguente:

  • Pantaleo Dell’Orco: usufrutto sul 30% delle quote e controllo del 40% dei voti.
  • Silvana Armani e Andrea Camerana (nipoti): 15% dei diritti di voto.
  • Fondazione Giorgio Armani: 30% dei diritti di voto.

La maggioranza relativa delle decisioni spetterà quindi a Dell’Orco, storico collaboratore e uomo di fiducia dello stilista.

Le altre partecipazioni

Oltre alle quote del gruppo, il testamento chiarisce anche la distribuzione delle azioni di EssilorLuxottica (pari al 2% del capitale):

  • 40% a Pantaleo Dell’Orco
  • 60% ai familiari

In aggiunta, Armani ha voluto riconoscere la fedeltà di alcuni collaboratori storici, lasciando:

  • 100mila azioni a Michele Morselli
  • 7.500 azioni ciascuno a Daniele Balestrazzi, Giuseppe Marsocci, Laura Tadini e Luca Pastorelli

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