Pubblicato il 13 Luglio 2025
Operazione della Polizia di Stato durante un controllo antidroga
Durante un’attività di controllo mirata a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree a rischio di Librino, la Polizia di Stato ha scoperto un arsenale nascosto all’interno di un’auto in evidente stato di abbandono. L’intervento si è svolto in viale Castagnola, zona già nota alle forze dell’ordine per precedenti sequestri di droga.
Un forte odore di marijuana attira l’attenzione
Gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Catania, nel corso del servizio, hanno notato una vettura sospetta. Avvicinandosi al mezzo, sono stati colpiti da un intenso odore di marijuana proveniente dall’interno del veicolo, il che ha spinto i poliziotti a procedere con un’ispezione più approfondita.
Armi e droga rinvenute nell’abitacolo
Attraverso un controllo visivo dal finestrino posteriore, i poliziotti hanno individuato involucri in plastica sparsi nell’abitacolo. Ma l’elemento più allarmante è stato il ritrovamento di una pistola nascosta sotto il sedile del conducente.
A quel punto, l’intera vettura è stata perquisita con grande attenzione, portando alla luce un vero e proprio arsenale:
- Un sacco contenente circa 600 grammi di marijuana
- Due pistole semiautomatiche (una con matricola abrasa, l’altra risultata rubata)
- 81 cartucce
- Un silenziatore
- Un giubbotto antiproiettile
Il veicolo apparteneva a un uomo deceduto
Le indagini effettuate sul posto hanno permesso di identificare il proprietario dell’auto: un uomo deceduto nel 2022. Il fatto ha aggiunto ulteriore complessità all’indagine, aprendo interrogativi sul possibile utilizzo del veicolo da parte di terzi.
Intervento della Polizia Scientifica per i rilievi
Per effettuare i rilievi tecnici e le analisi specialistiche, sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Scientifica. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e sarà ora sottoposto a verifiche balistiche per accertare se le armi siano state impiegate in episodi criminali precedenti.
Indagini in corso
L’indagine è tuttora in corso per chiarire la provenienza del materiale sequestrato e individuare eventuali responsabili.

