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Lilli Gruber lancia la sfida a Giorgia Meloni: «La aspetto a Otto e Mezzo. Di cosa ha paura?»

Pubblicato il 15 Settembre 2025

La nuova stagione di Otto e Mezzo e l’invito alla premier

«Io faccio la giornalista, non la politica. Il giornalismo deve essere critico con tutti, altrimenti non è giornalismo. Chi governa ha l’obbligo della cosiddetta accountability, cioè rendere conto del proprio operato». Così Lilli Gruber, intervistata dal Corriere della Sera, presenta la nuova stagione di Otto e Mezzo.
La conduttrice ribadisce che per Giorgia Meloni «le porte della trasmissione sono sempre aperte», ricordando che la premier, prima di Palazzo Chigi, era ospite abituale del programma.

«Meloni non dovrebbe temere il confronto»

Gruber afferma di ricordare «una giovane Meloni, leader di destra, spavalda e pronta al confronto». Oggi, invece, si chiede: «Cosa le fa così paura? Il rifiuto di partecipare a un dibattito è un segnale di debolezza».
Secondo la giornalista, questa strategia porta a «delegittimare i poteri di controllo, dalla stampa alla magistratura», un comportamento pericoloso per la democrazia.

L’attacco a Trump

Nell’intervista, Gruber allarga lo sguardo anche alla politica internazionale: «Trump corrode la democrazia americana, indebolisce le istituzioni internazionali e preferisce il diritto della forza alla forza del diritto».
A suo avviso, l’ex presidente USA utilizza «la menzogna come unico strumento di comunicazione» e rappresenta una deriva autoritaria che l’Occidente pensava di aver superato.

Le accuse sul caso Kirk

La giornalista invita Meloni a chiarire le parole pronunciate sull’omicidio di Kirk: «Non risulta che qualcuno in politica abbia festeggiato. Le sue sono accuse infondate e strumentali, utili solo ad alimentare odio e tensione».
Un atteggiamento che, secondo Gruber, ricorda quello dello stesso Trump, «abile fomentatore di odio», pronto ad accusare i democratici di violenza.

La tragedia di Gaza

Sul conflitto in Medio Oriente, Gruber affida il giudizio finale alla Corte penale internazionale, ma sottolinea: «A Gaza è in corso una tragedia epocale».
Si domanda inoltre «cosa stiano facendo concretamente le nostre classi dirigenti per fermare la carneficina» e accusa il premier israeliano Netanyahu di «destabilizzare l’intera area», attaccando persino alleati storici come il Qatar.

Meloni tra sondaggi e debolezze interne

Guardando al futuro politico italiano, Gruber osserva: «La Meloni è forte nei sondaggi e il suo governo appare stabile, ma le divisioni nella maggioranza restano, soprattutto sulle candidature regionali».
Avverte poi che i referendum in arrivo potrebbero rappresentare «un passaggio rischioso per una leader che ha personalizzato così tanto l’immagine del governo».

Tre anni di governo: il bilancio di Gruber

La conduttrice traccia un bilancio critico:

  • «L’economia non crolla, ma arranca»
  • «Il ceto medio è sempre più impoverito»
  • «La sanità pubblica vive una crisi profonda»
  • «Gli sbarchi non sono diminuiti rispetto all’anno scorso»

Sul piano internazionale, aggiunge, «l’Italia si accoda a Trump, mentre in Europa la premier mantiene un’ambiguità di fondo».
E conclude: «Questo governo alimenta propaganda, polarizzazione e nemici quotidiani, introducendo anche nuovi reati inutili per tenere alta la tensione».

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