Pubblicato il 8 Ottobre 2025
Un medico di Linosa, Dionysios Liapis, è riuscito a salvare la vita di un uomo di 42 anni colpito da un infarto del miocardio inferiore, grazie all’utilizzo della telemedicina e alla collaborazione immediata con gli specialisti di Palermo e Lampedusa.
Il salvataggio grazie al collegamento in tempo reale
Appena riconosciuti i sintomi, il dottor Liapis ha effettuato un elettrocardiogramma in telemedicina, collegandosi in tempo reale con i cardiologi dell’ospedale Ingrassia di Palermo e con il cardiologo di turno dell’Asp a Lampedusa.
Grazie al sistema di teleconsulto immediato, i medici hanno potuto confermare la diagnosi di infarto e avviare tempestivamente il protocollo di emergenza, garantendo il trasferimento del paziente in totale sicurezza.
Trasporto d’urgenza e cure specialistiche
Il 118 di Lampedusa è stato attivato immediatamente e un elicottero di soccorso ha raggiunto Linosa, per trasportare il paziente all’ospedale di Agrigento, dove è stato affidato alle cure dei cardiologi.
L’intervento rapido e coordinato ha permesso di evitare il peggio, confermando l’importanza di una rete sanitaria efficiente anche nelle isole più remote.
La telemedicina come strumento di vita
«Questo episodio dimostra l’efficacia della rete di telemedicina aziendale – ha dichiarato Antonino Levita, direttore sanitario dell’Asp di Palermo – e il valore del lavoro sinergico tra professionisti, strutture territoriali e sistema dell’emergenza. Anche nelle realtà più isolate, tecnologia e professionalità possono salvare vite, garantendo parità di trattamento a tutti i cittadini».
L’Asp di Palermo sta infatti sviluppando un modello di rete telemedica integrata che collega i presidi periferici con gli hub ospedalieri principali, con l’obiettivo di assicurare diagnosi rapide, continuità assistenziale e cure di qualità anche nei territori più difficili da raggiungere.
L’impegno della cardiologia dell’ospedale Ingrassia
«La rete di emergenza e telemedicina è una colonna portante del nostro sistema sanitario – ha aggiunto Sergio Fasullo, direttore dell’unità di cardiologia dell’ospedale Ingrassia e referente aziendale per la telecardiologia –.
Grazie a strumenti tecnologici avanzati e alla competenza dei nostri operatori, possiamo garantire interventi salvavita anche nei contesti più periferici, come le isole minori».

