Pubblicato il 22 Aprile 2025
Il Paese in lutto per la scomparsa del Pontefice
Con la scomparsa di Papa Francesco, l’Italia entra ufficialmente in cinque giorni di lutto nazionale, a partire da oggi, 22 aprile 2025, fino a sabato 26 aprile, giorno in cui si celebreranno i funerali del Santo Padre. Il Consiglio dei ministri ha disposto che tutte le bandiere degli edifici pubblici siano esposte a mezz’asta, mentre quelle all’interno vengano abbrunate con due strisce di velo nero.
L’ultimo saluto: la salma a San Pietro
A partire da mercoledì 23 aprile, la Basilica di San Pietro sarà accessibile ai fedeli per l’ultimo omaggio. La salma di Papa Francesco sarà traslata alle 9 del mattino e da quel momento, la basilica sarà aperta:
- Mercoledì: dalle 11,00 a mezzanotte
- Giovedì 24 e venerdì 25 aprile: dalle 7,00 alle 24,00
Il funerale e la messa di suffragio
I funerali si terranno sabato 26 aprile alle ore 10 in Piazza San Pietro, presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re. Il giorno successivo, domenica 27 aprile, si celebrerà nella stessa piazza una messa di suffragio, officiata dal cardinale Pietro Parolin.
Alle ore 12 di sabato, in concomitanza con il funerale, verrà osservato un minuto di silenzio in tutte le scuole e gli uffici pubblici. Se le strutture fossero chiuse, il momento di raccoglimento sarà recuperato al primo giorno di apertura.
Celebrazioni e attività durante il lutto
Il governo ha chiarito che il lutto nazionale non comporta la cancellazione automatica di eventi pubblici, ma chiede che vengano svolti in forma sobria e rispettosa. Le celebrazioni del 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, si terranno regolarmente, ma gli eventi sportivi e di intrattenimento previsti per sabato saranno sospesi.
Il CONI ha confermato che tutte le manifestazioni sportive, comprese le partite di calcio, saranno fermate sabato 26 aprile. Inoltre, il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha invitato ad osservare un minuto di silenzio in ogni evento sportivo della settimana in memoria del Pontefice.
La macchina organizzativa per i funerali
Il Consiglio dei ministri ha stanziato un primo fondo di 5 milioni di euro per la gestione dei funerali. La regia operativa è affidata al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, che si occuperà di mobilità, accoglienza e sicurezza, anche in previsione dell’arrivo a Roma di leader internazionali e migliaia di pellegrini. Il Prefetto di Roma collaborerà in regime di deroga per garantire il corretto svolgimento delle operazioni.
Lavoro e vita quotidiana nei giorni del lutto
Le attività lavorative private proseguiranno regolarmente, in quanto il lutto nazionale non equivale a una festività. Tuttavia, enti pubblici e privati possono scegliere di sospendere temporaneamente le attività o promuovere momenti di raccoglimento.
L’esempio della storia
Il lutto nazionale per la morte di un Papa è una prassi già seguita in passato. Era stato proclamato per i Papi Pio XII (1958), Giovanni XXIII (1963), Paolo VI (1978) e Giovanni Paolo II (2005). In epoche più recenti, il lutto fu dichiarato per il terremoto dell’Aquila (2009), per il crollo del Ponte Morandi (2018) e per la morte di Silvio Berlusconi (2023).

