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maxi rissa

Lite per un rimprovero finisce in tragedia: due fratelli arrestati per la morte di un 45enne

Pubblicato il 31 Marzo 2025

Si sono consegnati spontaneamente ai carabinieri di Partinico e ora si trovano in stato di fermo i due fratelli di 43 e 30 anni, accusati di aver provocato la morte di un 45enne del posto durante un violento pestaggio avvenuto la sera di domenica 30 marzo. I due sono accusati di omicidio preterintenzionale, dopo aver massacrato di botte l’uomo in seguito a una lite in strada.

La dinamica dell’aggressione

Secondo una prima ricostruzione, i due fratelli avrebbero attaccato il 45enne e il figlio 17enne a causa di un banale diverbio legato a un rimprovero. Padre e figlio sarebbero stati colpiti con calci e pugni, ma ad avere la peggio è stato il 45enne, che dopo aver perso conoscenza in seguito ai colpi ricevuti al volto, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. Purtroppo, poco dopo, l’uomo ha avuto un malore fatale. Il figlio, invece, ha riportato ferite non gravi.

Il motivo della lite e le indagini in corso

L’episodio si è verificato in largo Avellone, non lontano dal negozio della vittima. La lite sarebbe nata quando i due fratelli, a bordo delle loro auto, sono stati rimproverati per la velocità eccessiva mentre transitavano in via Frosinone. A quel punto si sarebbero fermati, dando vita a un’accesa discussione che è degenerata in un pestaggio brutale.

Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire nel dettaglio l’accaduto. In un primo momento si era ipotizzato che il 45enne fosse intervenuto dopo la chiamata della moglie, preoccupata perché il figlio era stato aggredito. Tuttavia, sembra che i due fossero insieme fin dall’inizio e che sia stato proprio il padre a redarguire i due fratelli. Questo avrebbe scatenato la loro furiosa reazione.

Le prove e la versione degli aggressori

L’intera scena sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza della zona e le immagini sono ora al vaglio degli investigatori. Dopo essersi allontanati dal luogo dell’aggressione, i due fratelli si sono presentati alla caserma dei carabinieri, dichiarando di essersi difesi da un’aggressione. Secondo la loro versione, il diverbio sarebbe nato per questioni di precedenza e sarebbe stato il figlio della vittima a colpirli per primo, seguito poi dal padre.

Le indagini proseguono per chiarire le responsabilità dei due fratelli e fare luce sulla dinamica esatta del tragico evento.

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