Pubblicato il 2 Agosto 2023
Molestie a sfondo sessuale, religioso e razziale, fat shaming, discriminazioni.
Sono alcune delle accuse, inclusa più in generale quella di aver creato un ambiente di lavoro molto tossico, mosse contro la popstar americana Lizzo, che vanta uno stuolo di fan anche in Italia, da tre ex ballerine del suo corpo di ballo per fatti che sarebbero avvenuti fra il 2021 e il 2023.
Denunce già di per sé gravi, ma ancora più sconcertanti alla luce di quel che Lizzo ha rappresentato in questi ultimi anni, paladina della body positivity e dell’accettazione di sé, da sempre orgogliosa delle sue forme extralarge.
A far partire l’azione legale contro di lei, a Los Angeles, sono state Ariana Davis, Crystal Williams e Noelle Rodriguez, tre ex ballerine che hanno lavorato con Lizzo (nome all’anagrafe Melissa Viviane Jefferson, 35 anni) nei suoi tour internazionali.
Mentre non è noto il tipo di risarcimento chiesto dalle accusatrici, la cantante e il suo staff, per il momento, non hanno ancora rilasciato dichiarazioni.
Sulla vicenda, però, i media americani hanno fornito resoconti molto lunghi e dettagliati: tra le accuse, una delle ballerine sostiene di essere stata costretta a toccare il seno di una performer nuda, durante una serata in un club a luci rosse di Amsterdam, mentre un’altra racconta di aver ricevuto osservazioni sul suo aumento di peso, sul suo scarso impegno e di essere stata poi licenziata.
Le ballerine sostengono, inoltre, che durante i tour lo staff facesse commenti “di stampo razziale e grassofobico” e che Shirlene Quigley, a capo del corpo di ballo di Lizzo, ferventemente religiosa, “cogliesse ogni occasione per fare proselitismi”.
La notizia ha sconvolto i fan, che stanno riversando commenti nel suo ultimo post sui social.

